Microsoft +18%, ma il futuro è nero

Il trimestre fiscale si è chiuso per il colosso informatico con un incremento del 18%, eppure a Redmond nessuno sta festeggiando. Negli ultimi 18 mesi Microsoft è riuscita a vendere 350 milioni di licenze di Windows 7, e il pacchetto Office trova pieno mercato nelle utenze business. Ma il futuro prossimo, causa arrivo dei tablet, si prevede negativo.

Anche se Microsoft è riuscita ad andare oltre le previsioni degli esperti e battere le attese di Wall Street da ben 6 trimestri fiscali, il suo mercato di riferimento è rimasto invariato rispetto 10 anni fa. Gli investitori riscontrano quindi un problema strutturale del colosso di Redmond, a iniziare sicuramente dall’introduzione nel mercato dei tablet, oggetti tutto fare con funzioni “post-pc”.

Con l’introduzione delle tavolette elettroniche, Apple e Android sono riuscite a strappare clienti di Microsoft da sempre, e a farsi conoscere con prodotti nuovi e di migliore concezione. Hanno creato un vero “mare”, in crescita, che sta separando gli utenti di Windows da Microsoft. Il rischio è che questo mare diventi un oceano: utenti fidelizzati da moltissimi anni su un sistema Windows hanno così scoperto tecnologie e logiche nuove, talvolta migliori.

Microsoft ha iniziato così a perdere lentamente la sua posizione di dominanza (quasi da monopolio) nel mercato informatico. Android e Apple hanno ormai eroso i fianchi di Redmond, e la breccia è stata aperta. Il core business di Microsoft, gli utenti Windows, non sono più una sicurezza acquisita. E questo lo hanno capito (tardi) i super manager di Redmond. Le vendite dei PC, il più importante degli indicatori, sono scese del 1% da inizio anno, e sono destinate a diminuire ancora di molto. Non è un caso se le azioni di Microsoft sono calate del 15% nell’ultimo anno, a fronte di un mercato hitech (Nasdaq) che ha guadagnato il 16%.

Non sono bastati i successi degli ultimi trimestri a far cambiare i giudizi negativi e severi degli analisti. Gli utili, se comparati alla media degli ultimi anni, sono destinati con certezza a dimezzarsi, quando la migliore concorrenza arriverà a incrementi degli stessi fino a 13 volte.

L’aumento del 12% delle vendite da inizio anno con un fatturato relativo di 16.2 miliardi di dollari e un utile di 56 centesimi per azione rispetto ai 45 del 2010, non convince appunto gli esperti sul futuro di Redmond. Questi incrementi vengono definiti “rispettabili” ma di riferimento a economie lente e con segnali di crisi.

Apple, che ha superato Microsoft in termini di valore di mercato, la scorsa settimana ha registrato un aumento del 95 % degli utili netti, a quota 5.99 miliardi di dollari. Gli utili di Microsoft sono stimati a 4.7 miliardi, eppure solo due anni fa erano il doppio degli attuali di Cupertino.

Era dal 1990 che Apple non registrava utili superiori a Microsoft. Il valore di mercato di oggi è di 324 miliardi di dollari per Apple, 220 per Microsoft e 204 per IBM, lanciata ormai in sorpasso su Redmond col vigore e la gloria del tempo che fù: quello degli anni ’80.

Fonte: REUTERS

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