Dallo studio commissionato da SanDisk, gli italiani sono alla ricerca del tempo perduto a causa di PC troppo lenti

SanDisk ha commissionato una ricerca relativa alla perdita di tempo a causa di PC troppo lenti. Dallo studio è emerso che in un anno gli italiani hanno sprecato la maggior parte del tempo, 3,35 giorni, in attesa del caricamento dei file, mentre, sempre in media sono 2,2 i giorni persi per il lento download delle applicazioni. Inoltre, tra i 1.001 intervistati provenienti dall’Italia, il 27% accusa perdite di sonno a causa della lentezza dei computer e che un quinto (20%) degli Italiani intervistati rimane di cattivo umore per il resto della giornata quando il PC rallenta il lavoro. Il 19% poi dichiara di alleviare la propria frustrazione schiacciando o gettando oggetti contro il muro. Le perdite di tempo in attesa davanti al computer spiegano perché più di un terzo (40%) degli intervistati italiani desideri più tempo libero e perché più della metà (52%) vorrebbe dedicare più tempo a gite e brevi viaggi fuori città. Sono invece il 41% coloro che gradirebbero avere più tempo da trascorrere con il proprio partner durante il fine settimana.

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Negli ultimi 12 mesi gli utenti di PC in Italia hanno perso più di 164 ore1, poco meno di una settimana (6,86 giorni), di tempo libero a causa del caricamento lento di computer, applicazioni e file. Davanti a un desktop o laptop, l’utente in Italia attende in media fino a 13 minuti per l’avvio del PC, tanto che ormai questi rallentamenti sono tra i primi sette motivi di stress giornaliero affrontati dagli utenti di computer nel nostro paese.

Un recente studio, commissionato da SanDisk, e condotto su un campione di 8.001 consumatori che utilizzano PC e laptop, ha rivelato che tra i 1.001 intervistati provenienti dall’Italia, il 27% accusa perdite di sonno a causa della lentezza dei computer. Inoltre, un quinto (20%) degli Italiani intervistati rimane di cattivo umore per il resto della giornata quando il PC rallenta il lavoro. Questo dato può essere comparato con quello della Francia (35%) e della Cina (37%), dove l’umore degli utenti risente in misura ancora maggiore dei problemi con la lentezza dei computer. Il 19% degli Italiani intervistati dichiara di alleviare la propria frustrazione schiacciando o gettando oggetti contro il muro. Questo colloca gli italiani in una posizione intermedia tra gli americani e cinesi che (14%) sono i meno propensi a reagire in modo aggressivo, e i tedeschi, che invece (23%) sono più predisposti a sfogare la propria frustrazione in modo fisico.

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Secondo la ricerca, in un anno gli italiani hanno sprecato la maggior parte del tempo, 3,35 giorni, in attesa del caricamento dei file, mentre, sempre in media sono 2,2 i giorni persi per il lento download delle applicazioni. In confronto, i tempi di avvio dei PC e laptop sono meno dispendiosi, assorbendo solo 1,3 giorni4 in tutto l’anno. Le perdite di tempo in attesa davanti al computer spiegano perché più di un terzo (40%) degli intervistati italiani desideri più tempo libero e perché più della metà (52%) vorrebbe dedicare più tempo a gite e brevi viaggi fuori città. Sono invece il 41% coloro che gradirebbero avere più tempo da trascorrere con il proprio partner durante il fine settimana.

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Stefan Kratzer, Senior Product Marketing Manager, SanDisk USB & SSD, ha dichiarato: “Gli utenti di PC in Italia stanno spendendo troppo tempo davanti ai computer e per questo è comprensibile il fatto che vogliano avere più tempo da dedicare ad attività piacevoli e divertenti. Tutto questo è possibile. Basta semplicemente sostituire l’hard disk tradizionale del portatile (HDD) con un disco a stato solido (SDD) in modo da accelerare tutti i processi e prevenire gli errori di sistema.”

I risultati possono in parte spiegare perché ‘il rallentamento digitale’ sia entrato nelle prime sette posizioni della classifica delle esperienze quotidiane stressanti affrontate dagli italiani, e ben il 43% lo classifichi tra lo stressante e il molto stressante. Più in alto nella hit parade delle maggiori cause di stress e nervosismo ci sono l’attesa di un posto al ristorante quando non si è prenotato (53%), aspettare l’autobus o il treno (57%) e attendere il controllo della caldaia (61%). Scalando la classifica delle esperienze più frustranti, troviamo le attese telefoniche (75%) e poi, al primo posto, l’attesa per un appuntamento medico (77%).

 

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