Lala e Color: storia di un’acquisizione

Ecco un piccolo resoconto del dietro le quinte di un’acquisizione effettuata da Steve Jobs, quando decise di portare in Apple le aziende Lala e Color.

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Lala, servizio musicale decennale che si era conquistato un certo nome tra gli appassionati di musica, era riuscita a organizzarsi così bene da risultare quasi sempre in cima ai risultati di Google quando si cercavano nomi di brani, e questo non faceva piacere a leader del settore come Apple, Google e Nokia. Ed infatti, fu proprio Nokia la prima a fare un’offerta di 11 milioni di dollari per acquisire Lala, con lo scopo di implementare questo software del sistema operativo dei propri smartphone. L’offerta venne però considerata troppo bassa, in quanto il fondatore di Lala Bill Nguyen sapeva di avere tra le mani una miniera d’oro ed era quindi disposto a proporre la vendita anche ad altri possibili acquirenti. Subito dopo, infatti, arrivò anche l’offerta di Google, leggermente superiore rispetto a quella presentata da Nokia.

Non concento Nguyen riuscì a suscitare l’interesse di Apple e a ottenere una cena con Steve Jobs, Eddy Cue e Tim Cook a Palo Alto, a casa proprio del co-fondatore di Apple. In quell’occasione, Jobs disse a Nguyen che se avesse venduto Lala a Google avrebbe fatto un danno grave alla posizione dominante di iTunes. Tra un piatto di barbabietole e altre pietanze vegetariane, la conversazione si concentrò sulle funzioni di Lala, fin quando Jobs non pose un foglio di carta davanti a Nguyen, dicendogli “se ti piace questo numero facciamolo e chiudiamo qui questa faccenda, ok?”

Sul foglio c’era scritta una cifra, 80 milioni di dollari. Ma non finiva qui: oltre alla cifra di acquisizione, Apple offriva altri 80 milioni di dollari in bonus di ritenzione per i dipendenti di Lala. Nguyen annuì e l’affare venne concluso.

Nei mesi successivi, Nguyen e alcuni dipendenti che lavoravano in Lala – e che non avevano accettato il bonus di Apple – crearono un altro progetto chiamato Color, che si basava sulla condivisione delle foto tramite un’app per iPhone. Il progetto non andò bene, e allora Apple offrì 7 milioni di dollari per acquisire anche Color e gli 11 ingegneri che inizialmente avevano rifiutato il famoso bonus. Apple ottenne quegli 11 dipendenti pagandoli di meno, con una mossa che alcuni hanno definito geniale.

Le tecnologie alla base di Lala sono state poi utilizzate da Apple per creare le basi di iTunes Match, il servizio di musica streaming realizzato da Apple.

[via Macnn]

 

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