Apple vince la battaglia legale contro HTC per violazione di proprietà intellettuali

La US International Trade Commission ha decretato che, per i suoi terminali, HTC ha violato brevetti Apple ma… la partita non è ancora chiusa.

La sentenza arriva come una doccia fredda per HTC, il noto produttore taiwanese di smartphone: l’US International Trade Commission si è espressa in favore di Apple nella causa intentata dalla compagnia di Cupertino per la presunta, ma a quanto sembra non piu’ tale…, violazione di due brevetti inclusi nella pratica 5946647  decisione che determinerà, salvo cambiamenti possibili solo dal Presidente degli Stati Uniti (Barack Obama), il blocco dell’importazione di vari terminali a partire dal 19 aprile 2011.

Eseguendo una ricerca su Google per il numero di registrazione scopriamo che…

Un sistema ed un metodo associato che permettono ad un computer di identificare, e successivamente eseguire azioni,  su strutture note. Il sistema prevede un server dedicato all’analisi, un’applicativo per la programmazione dell’interfaccia, un’interfaccia utente vera e propria ed un processore dedicato all’esecuzione delle azioni. L’analizzatore riceve da un’applicazione sempre in esecuzione (un demone, ndr) i dati necessari per riconoscere le strutture identificabili, il tutto tramite un’unità di analisi basata su pattern, come un parser o una funzione di ricerca rapida delle stringhe, per individuare la struttura richiesta all’interno dei dati, e, in ultima istanza, associare l’azione scriptata alla struttura ora nota. L’applicativo per la programmazione dell’interfaccia comunica con l’applicazione in esecuzione e trasmette le informazioni indispensabili all’interfaccia utente che, associata alla struttura, fornisce una rosa di possibili azioni da porre in essere. Definita l’azione da eseguire, interviene il processore dedicato alla messa in opera dell’azione che eseguire la stessa sulla struttura identificata.

La descrizione teorica benché copiosa nella stesura è “elementare” nella sua messa in opera e appare difficile implementare un meccanismo di riconoscimento simile in modo differente in quanto è cosi’ generica nella sua definizione che potrebbe benissimo abbracciare qualsiasi tecnica analoga. HTC da parte sua oltre naturalmente ad aver fatto ricorso, ha dichiarato di non essere preoccupata dal “ban” in quanto avrebbe già in cantiere una soluzione differente da quella finora implementata e, ulteriore speranza che la decisione possa essere ribaltata, potrebbe giungere da Barack Obama che dovrebbe nelle sue mani tutta la documentazione.

 

Fonte: 9to5Mac

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