Il Governo cinese vuole comprare “quanto basta” di Facebook

Un fondo sovrano che rappresenta il governo cinese vuole acquistare una certa quantità di Facebook. Diciamo il minimo necessario per avere il potere da azionista di imporre le “scelte giuste” al social network. La notizia proviene da fonti anonime di Business Insider. Del resto si sa, Facebook e Twitter sono tra i siti web mondiali più censurati in assoluto, proprio in quei paesi dove non esiste la democrazia.


Business Insider fa notare che Citibank sta acquistando azioni di Facebook per 1.2 miliardi di euro, esattamente per conto di due fondi sovrani, uno cinese e uno del Medio Oriente.

Gli utenti di Facebook sono per il 70% di provenienza extra USA e la stessa Cina viene vista dalle aziende statunitensi come un grandissimo mercato in via di espansione anche nel campo Internet.

Zuckerberg, il fondatore di Facebook, a maggio aveva dichiarato in proposito che il Faccialibro poteva essere proprio un agente del cambiamento in tutti quei paesi dove la democrazia è ancora un miraggio. Il potere dei dollari potrebbe però avere ammorbidito queste sane convinzioni su posizioni più moderate e meno attente alla necessità di libertà altrui.

Il mercato cinese rimane molto ostico per le aziende americane, la stessa Google ha dovuto rinunciare alla sua presenza nel paese e Twitter è stata bandita nel 2009. Forse Zuckerberg vuole accedere lentamente da una posizione diversa, con una politica differente. Qualcuno sostiene, inoltre, che un eventuale acquisto di azioni da parte del Governo cinese sarebbe limitato al solo affare finanziario, perché Zuckerberg porrebbe la condizione di rinuncia del diritto di voto nel Consiglio di Amministrazione.

Facebook ha avuto di sicuro un ruolo fondamentale nella “primavera araba”, perché è stato utilizzato come canale di comunicazione libero dai giovani arabi. La Cina corre quindi ai ripari. Di sicuro il governo cinese investe capitali enormi nel mantenimento della grande muraglia di fuoco, ovvero la censura ufficiale di stato.

Con questa manovra di acquisto di una parte di Facebook, il governo cinese vuole così inserire una parte del proprio controllo nei meandri del sistema del social network e controllare almeno la parte più delicata e importante.

Oggi Facebook è valutato tra i 70-100 miliardi di dollari e l’acquisto del fondo sovrano di “soli” 1.2 miliardi di dollari è poca cosa per essere azionisti di peso, ma quanto basta per avere parola e potere su questioni aziendali interne.

Quando il Governo cinese dirà la propria opinione al riguardo di questioni delicate per la sicurezza dello Stato, Zuckerberg sarà costretto ad ascoltare.

Fin dove può arrivare la censura della Cina? Si tratta solamente di una speculazione finanziaria o di un vero tentativo diretto di controllare Facebook? Meglio intervenire subito e velocemente con una montagna di dollari in contanti o rischiare una primavera cinese?

E soprattutto, Zuckerberg starà veramente ad ascoltare o ha per caso in mente di passare alla storia ?

 

Fonte: NYT

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