Apple avrebbe abbastanza soldi per comprare quasi tutta l’industria telefonica

Secondo stime recenti, Apple avrebbe a disposizione circa 70 miliardi di dollari tra contanti, equivalenti di cassa, titoli negoziabili a breve termine e titoli negoziabili a lungo termine. Questo denaro viene utilizzato normalmente anche per importanti investimenti. Gli esperti del settore si sono affrettati a fare qualche stima osservando che la liquidità a disposizione di Cupertino permetterebbe l’acquisizione di quasi tutte le società concorrenti del settore telefonico.

Soltanto Samsung rimarrebbe esclusa da una eventuale lista della spesa, perché la sola azienda coreana vale 50 miliardi di dollari.

Invece con un portafoglio di 70 miliardi di dollari, Apple potrebbe tranquillamente acquistare oggi stesso HTC, Nokia, RIM, LG, Motorola e Sony Ericsson.

Gli analisti stimano il valore di HTC in 25.4 miliardi di dollari, 22.6 quello di Nokia, 13.8 per la canadese RIM, 4.2 invece per Motorola e 3 miliardi per Sony Ericsson. La maggior parte di queste aziende stanno passando un momento di crisi, più o meno forte, e i loro fatturati sono tutti rivisti al ribasso, con le sole eccezioni dei coreani e dei taiwanesi (anche Motorola si starebbe riprendendo dopo il comatoso letargo di oltre 10 anni).

Se Apple dovesse continuare coi ritmi di crescita degli ultimi anni, e la maggior parte dei concorrenti diminuire ancora le proprie quote di mercato, gli analisti prevedono addirittura la teorica possibilità di Cupertino di acquistare tutte le aziende del settore, Samsung compresa. In un colpo solo Apple diverrebbe il produttore assoluto con la quota di mercato del 100%.

Si tratta sicuramente di calcoli molto teorici, che non tengono in considerazione la reazione dei mercati, dei Governi e soprattutto degli organi Antitrust.

Inoltre la strategia di Apple è sempre stata quella di acquisire le tecnologie migliori e le menti più brillanti, piuttosto che acquistare passivamente delle quote di mercato. Meglio acquistare il talento, che perdere quote di mercato comprate senza nessun merito reale (come ad esempio Microsoft che paga Skype ben oltre il reale valore).

Il vantaggio di una azienda come Apple rispetto Nokia, ad esempio, è anche quello di non essere un costruttore “mono-prodotto”, come i finlandesi che invece producono solamente telefonini, mentre Cupertino realizza e vende una quantità enorme di prodotti diversi.

La forza di Cupertino infatti è anche quella di aver rafforzato la propria struttura non soltanto con l’iPhone e l’iPad, ma anche con l’aumento dei computer venduti in tutto il mondo.

I nuovi clienti, o quelli ormai “fidelizzati” nel tempo, difficilmente lasceranno la piattaforma di Apple, a conferma della qualità migliore dei prodotti, anche se questi sono spesso più cari dei concorrenti.

Insomma a mio avviso Steve Jobs non pensa affatto a conquistare il mercato comprandolo tutto d’un colpo e senza merito alcuno, perché preferisce avere lo stimolo di una concorrenza agguerrita che lo obblighi in questo modo a stare davanti a tutti di almeno 10 anni con la tecnologia, e di altri 100 come forma mentis.

Fonte: Asymco

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