Il nuovo MacOS Catalina sta per fare il suo debutto ufficiale. Come annunciato alla WWDC sarà il primo sistema operativo di Apple a non consentire l’esecuzione di codice a 32 bit. Controlliamo quali delle nostre app sono basate ancora su questa tecnologia.
Catalina porterà con se moltissime novità: screen time per monitorare come su iOS come passiamo il tempo davanti al nostro Mac, sidecar per sfruttare come secondo schermo un iPad compatibile, dark mode automatica e diverse altre ottimizzazioni e novità minori. Alcune caratteristiche invece diranno addio con il nuovo sistema operativo, come la storica dashboard e l’autonomia nell’installazione delle app. Oltre a tutto ciò, anche i programmi ancora scritti a 32 bit non potranno più girare su questa nuova versione.
Le app a 32 bit risalgono a un’epoca in cui le CPU erano esclusivamente a 32 bit così come i relativi sistemi operativi, ma ora sono decisamente obsoleti. Apple è passata da tempo ai processori a 64 bit e macOS è passato a 64 bit già dall’uscita di Snow Leopard, nel 2009. Rispetto alle app a 32 bit, le app a 64 bit possono sfruttare più memoria e offrire prestazioni nettamente migliori. Le tecnologie proprietarie come Metal funzionano solo con app a 64 bit e Apple, per assicurarsi che tutto ciò che viene eseguito sul Mac sia ottimizzato correttamente e non sia un drenaggio inutile su risorse di sistema, deve terminare il supporto per i 32 bit. In parole povere, le app a 32 bit sono inefficienti nei sistemi moderni.
E’ molto importante quindi conoscere, prima dell’imminente rilascio, quali di questi cesseranno di funzionare una volta passati a Catalina.
Esistono diversi modi per verificare l’architettura su cui si basa il software su Mac. Noi ve ne indichiamo due.
Il primo consiste nell’aprire “informazioni su questo mac” presente cliccando sul menu mela in alto a sinistra.
Successivamente aprendo “Resoconto di sistema”, visualizzeremo una finestra nella quale, dopo aver selezionato software->applicazioni, l’ultima colonna indicherà l’architettura utilizzata per ciascuna app installata.
Basterà ordinare la colonna in questione cliccandoci sopra per ottenere l’elenco completo delle app non compatibili con i 64-bit e che quindi dovranno essere aggiornate.
Un secondo metodo consiste nell’utilizzare l’applicazione gratuita Go64, disponibile visitando questo sito. Una volta scaricata e lanciata, l’app farà una scansione dell’hard disk e indicherà quali delle vostre app dovranno essere aggiornate, riportando anche il sito da visitare per verificare se lo sviluppatore ha rilasciato versioni aggiornate. Comoda la funzione che consente all’utente di impostare il costo dell’aggiornamento, così da avere l’importo totale dell’investimento necessario.
Un ultimo controllo da effettuare è relativo ai formati media necessari alla riproduzione di alcuni file multimediali legati a codec a 32-bit: sarà quindi necessario convertire alcune librerie iMovie e Final Cut Pro X. I file multimediali incompatibili sono stati creati utilizzando codec basati su QuickTime 7, framework non più presente in Catalina. Apple ha un elenco completo di formati multimediali che saranno interessati dalla transizione disponibile in un documento di supporto.
Numerosi titoli storici, come Civilization IV, Tomb Raider 2, Call of Duty, Borderlands, sono incompatibili con Catalina e anche diverse applicazioni dedicate alla produttività richiedono la nostra attenzione prima di passare al nuovo sistema operativo. Questo sito riporta una lunga lista di queste app a breve obsolete.
Avete già provato la beta di Catalina? Scrivete nei commenti quale software che usate abitualmente vi ha causato più problemi, può essere un confronto utile per tutti i lettori.