Buon compleanno Mac, oggi sono 40 anni!

Oggi facciamo gli auguri di buon compleanno al Mac, uno strumento che ha cambiato la nostra vita.

Il Mac arriva al suo compleanno portando con sé una storia lunga 40 anni e piena di innovazioni e rivoluzioni.

Il 24 Gennaio 1984 è stato un giorno memorabile per tutti gli appassionati Apple ma anche per tutto il settore dei computer e della tecnologia in generale. Presentato da Steve Jobs e legato indissolubilmente alla pubblicità dallo stile orwelliano, il Macintosh 128k ha segnato l’inizio dell’informatica moderna che, mai come ora, viaggia su livelli incredibilmente alti. Oggi, al compleanno dei 40 anni, troviamo una intera linea di Mac sviluppata con processori realizzati da Apple stessa dall’incredibile potenza e capaci di fornire un’esperienza d’uso diversa da quelle del passato. Una tradizione, quindi, che si rinnova periodicamente, prima con il passaggio ad Intel e poi ad Apple Silicon.

Per Greg Joswiak, SVP di Apple, è incredibile come Apple abbia sviluppato questo prodotto per 40 anni e questa non è una storia finita o puramente nostalgica.

La storia del Macintosh 128k

Prima di parlare del presente e del futuro, concentriamoci sulla nascita del Macintosh e sul suo sviluppo. Nato da una piccola divisione interna di Apple, parallela a quella del Lisa, il Macintosh doveva essere un computer piccolo ed economico fino a quando Steve Jobs, da poco estromesso dal gruppo di sviluppo del Lisa, iniziò ad interessarsene. Una volta preso a cuore il progetto, Jobs impose il passaggio a componenti più costosi e potenti, come il microprocessore Motorola 68000 necessario per adottare l’interfaccia grafica vista allo Xerox PARC. Inevitabile fu lo scontro con Jef Raskin che lavorava sul progetto nella direzione di creare un computer da vendere a meno di 1000 dollari. Successivamente, la divisione Mac fu affidata a Jobs che ampliò il team di sviluppo e che si focalizzò sul design e su tutti i dettagli del prodotto, anche quelli interni che in pochi avrebbero notato.

Dopo alcune modifiche tecniche sulla risoluzione e sull’adozione dei pixel quadrati, che differenziavano il Macintosh dal Lisa, Jobs chiese al suo team di sviluppare un’interfaccia grafica capace di generare rettangoli con angoli arrotondati. Una richiesta chiave nella caratterizzazione stilistica che i Mac avrebbero conservato nel corso dei decenni.

Al lancio, il Macintosh 128k aveva a disposizione la seguente scheda tecnica:

  • CPU Motorola 68000 a 7,83 MHz
  • RAM da 128 KB
  • ROM da 64 KB
  • Monitor monocromatico da 9″ con risoluzione di 512×342 pixel
  • Audio a 4 voci con 12 ottave a 22 kHz
  • Unità floppy da 3,5″ e 400 KB
  • 2 porte seriali per mouse e modem
  • 1 porta per stampante
  • 1 porta per un’unità floppy esterna
  • 1 porta per uscita audio
  • Tastiera Da 59 tasti
  • Sistema operativo System 1.0
  • Misure: 34,5×24,4×27,7 cm
  • Peso: 7,5kg

A livello di prezzi, si era giunti, per caratteristiche tecniche e progettuali, a circa 1995 dollari ma, nonostante una resistenza da parte di Jobs, il CEO John Sculley lo propose sul mercato addirittura a 2495 dollari.

La campagna pubblicitaria, caratterizzata dallo slogan “Perché il 1984 non sarà come 1984“, offre un chiaro riferimento al romanzo “1984” di George Orwell. Lo spot fu girato da Ridley Scott e diretto da Lee Clow ed entrò immediatamente nella storia dei migliori filmati pubblicitari di tutti i tempi.

Lo sviluppo dei Mac nel corso degli anni

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Un elemento chiave dello sviluppo dei Mac nel corso dei decenni è stato, quindi, il graduale e costante miglioramento su tutta la linea e, soprattutto, la soddisfazione dell’utente finale in merito all’esperienza d’uso che solo un Mac può fornire.

Inoltre, dopo l’introduzione dell’iPhone, i Mac hanno imparato tanto dagli smartphone e sono diventati sempre più appetibili per un pubblico che entra nel mondo Apple tramite un iPhone. I servizi, le app e l’ecosistema sono uno dei punti chiave dell’esperienza di Apple; non a caso una delle principali integrazioni tra i sistemi desktop e mobili di Apple si chiama Continuity.

Lo sviluppo degli iPhone ha anche permesso all’azienda di continuare ad investire anche sui Mac. Oggi, è possibile pensare ad un MacBook Air senza ventole con un’autonomia che raggiunge le 18 ore in base agli utilizzi e che, ovviamente, dimostra che migliorando l’efficienza, migliora l’intero prodotto.

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Tra pochi giorni, tra l’altro, l’esperienza Mac verrà traslata anche sul nuovo e rivoluzionario Apple Vision Pro e questo è solo un altro modo del Mac per rinnovarsi e affrontare il futuro. Apple ha affermato anche che è sempre focalizzata sul tentativo di progettare lo strumento migliore per il lavoro, lavorando su hardware e software, sul design, sui materiali e tanto altro per avere una visione complessiva di tutto il prodotto.

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Certo, i Mac hanno avuto anche delle problematiche e alcune soluzioni non sono state poi portate avanti nel corso degli anni, ad esempio la Touch Bar, uno strumento che non è mai riuscito a decollare. Ancora, nel tempo abbiamo assistito anche ad alcune inversioni di tendenza come, ad esempio, al ritorno delle porte sui MacBook Pro con l’avvento dei chip Apple Silicon.

Il futuro di Apple è legato al Mac

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Infine, alla domanda posta a Joswiak sul futuro di Apple nei prossimi 40 anni, come riportati da AppleInsider, la risposta è stata che è difficile immaginare che ci sia una Apple e non abbia un Mac.

Il futuro dei Mac è quindi promettente e potrà sicuramente fare tesoro delle ultime innovazioni tecnologiche come il calcolo spaziale e l’intelligenza artificiale. Non vediamo l’ora di vedere come si rinnoverà il Mac nei prossimi decenni e speriamo di poter festeggiare il compleanno del Mac ancora tra altri 40 anni.

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