Simon & Schuster, Hachette, Penguin, Macmillan, HarperCollins ed Apple nell’occhio del ciclone per una corsa al rialzo dei prezzi per le pubblicazioni digitali.ù
Ancora inebriati dalla presentazione dell’iPad 3, passiamo ad argomenti che per certo non abbiamo lo stesso entusiasmo nel presentare ma che hanno la medesima importanza e verve: secondo quanto pubblicato dal The Wall Street Journal, 6 grandi publisher, Apple inclusa, sarebbero in trattativa con il Dipartimento di Giustizia americano per evitare una querela su un presunto accordo finalizzato a mantenere elevato il costo degli eBooks o comunque ad abbattere ogni forma di concorrenza.
Le compagnie coinvolte insieme ad Apple nella presunta collusione sono Simon & Schuster, Hachette, Penguin, Macmillan e HarperCollins ed i fatti risalirebbero al 2010, anno del lancio dell’iPad, con la compagnia di Cupertino che si sarebbe accordata con gli editori per lasciar loro libertà sul prezzo di pubblicazione a patto di riceverne il 30%. L’operazione avrebbe garantito non solo alti introiti ad editori ed Apple ma anche penalizzato Amazon, leader del settore, che per promuovere la diffusione degli eBooks ha fin dal principio offerto pubblicazioni a prezzi scontatissimi, talvolta perfino inferiori a quelli pagati agli editori per l’acquisto.
Per motivi analoghi anche l’antitrust europeo nel mese di dicembre ha deciso di indagare su Apple ed i cinque editori ma finora non sono emersi dettagli sullo stato delle indagini.
[Fonte: Macitynet]