Per onorare i 30 anni dalla nascita del primo Mac, iFixit ha smontato il primo Macintosh lanciato il 24 gennaio del 1984. Continua il nostro speciale su questo importante anniversario.
iFixit ha voluto smontare e studiare l’hardware del primo Mac non solo per onorare questo mitico pezzo di storia dell’informatica, ma anche per capire quanti progressi sono stati fatti nel settore.
Questo Mac costava 2495$, pari a circa 4000€ attuali, e montava il processore Motorola 68000. La RAM era da 128k, con all’interno un drive per floppy disk da 3,5″ (Apple fu la prima ad adottare questo formato) con capienza massima di 400k. Allora, 400k sembravano tantissimi, tanto che molti si chiedevano chi mai sarebbe riusciti a occuparli tutti!
Completano l’hardware il display RCT in bianco e nero con risoluzione 512×343, una tastiera e un mouse.
Aprendo il case, si nota subito l’alimentatore (da 60W), seguito dal display e dal drive del floppy. Più nascosta è la scheda logica. Una curiosità che molti già conosceranno: all’interno del case in plastica sono riportate le firme dei creatori del Mac, tra i quali Bill Atkinson, Andy Hertzfeld, Bruce Horn e Jef Raskin.
Per accedere alla macchina è necessario svitare alcune viti Torx. Un alimentatore così poco potente era in grado di alimentare tutto, dal display al processore: si trattava già di un piccolo miracolo ingegneristico. Apple, inoltre, faceva da subito notare la mania per i dettagli, anche in parti come quelle interne che in pochi avrebbero visto.
Sulla scheda madre troviamo il processore 68000 di Motorola, il contatore binario 74LS393, e i moduli da 64KB di memoria RAM di Micron (64 kb x 16 chip = 1024 kb, o 128 KB). Il controller dei dischi era il Simtek 344-0041 (detto anche “Integrated Woz Machine”), mentre la comunicazione seriale era affidata allo Z8530PS.
iFixit ha dato al Macintosh del 1984 un voto di riparabilità di 7 su 10. Ottimo, perchè è facile accedere alla macchina, ma non ci sono molte possibilità di aggiornare la RAM e, inoltre, risulta pericoloso lavorare con i circuiti ad alta tensione dei vecchi monitor CRT.