Una delle lamentele comuni sui prodotti Apple, in particolare relative ai computer, è l’eccessivo costo a cui questi sono venduti al pubblico, significando esborsi economici non indifferenti per l’utente medio. In questo senso Businessweek ha reso nota la strategia e la spesa intrapresa da Apple per la creazione della spia LED presente nella parte superiore dello schermo del MacBook, costata oltre 25 milioni di dollari.
La spia in questione è quella, come già accennato, posizionata sulla parte superiore del MacBook, sopra lo schermo. Quando il guru Jony Ive si interessò a tale caratteristica la sua preoccupazione risiedeva nel fatto che un LED evidente potesse essere antiestetico; motivo che spinse Apple a ricercare un metodo alternativo per far trasparire la luce emessa attraverso l’alluminio del MacBook. Ive avrebbe infatti coinvolto il team dei materiali per scoprire un modo per rendere questa caratteristica, normalmente impossibile, possibile. Per farlo venne ideato un macchinario laser in grado di creare dei micro fori nell’alluminio, rendendo realtà la volontà di Ive.
Tuttavia tale impresa non è stata possibile senza costi ingenti, in quanto ciascun macchinario avrebbe richiesto la somma di 250.000$ per essere costruito, e l’azienda californiana ne avrebbe presi tanti per un totale di 25 milioni di dollari. Tale somma è alquanto significativa, anche solo per distinguere il modello di business e l’impegno volto al raggiungimento della perfezione di Apple dalle aziende concorrenti, che mai si sarebbero sobbarcate in una spesa di questo genere per offrire all’utente finale un prodotto di estrema qualità.