“The most valuable brand” è una classifica stilata, da sei anni a questa parte, dall’agenzia Millward Brown, che misura il valore dei primi 100 marchi internazionali. In questa gerarchia figurano le principali aziende attive nel settore finanziario, automobilistico, della moda, del largo consumo, petrolifero ed ovviamente di quello tecnologico, per un valore cumulativo di quasi 2500 miliardi di dollari.
I dati raccolti da BrandZ, Bloomberg e Kantar Worldpanel mostrano come a farla da padrona è l’industria dell’hi-tech con ben sei nomi: Apple, Google, Ibm, Microsoft, At&T e China Mobile presenti in Top 10 ed un totale di 15 marchi nella Top 25, dove a farla da padrona, scalzando la rivale madre del mondo Android, è per l’appunto l’azienda di Cupertino.
Apple fa registrare un valore di 153,3 miliardi di dollari, stima effettuata grazie a vari contributi che vanno dal profitto alla percezione del marchio da parte degli utenti, contro gli “appena” 111 miliardi di Google e 100 di IBM che le fanno compagnia sul podio. Interessanti sono anche la scalata di Facebook che fa registrare al 35° posto un incremento del 246% e la caduta di Nokia di 38 posizioni che la fa precipitare fino all”81° posto; per poter vedere in classifica un marchio italiano dobbiamo invece scendere fino al 75° posto di Telecom Italia o al 95° di TIM, nessuna traccia dei nostri più famosi marchi automobilistici Fiat, Alfa Romeo o l’eccellenza Ferrari.
Il balzo in avanti della Casa della Mela con un +84% rispetto ai dati 2010 è anche merito del boom fatto registrare dal settore dei tablet, con iPad anche qui a primeggiare su tutti; dal 2006, anno della prima pubblicazione di questa particolare classifica, il valore di Apple è cresciuto di ben 137 miliardi di dollari, forse la più grande testimonianza (se ce ne fosse ancora bisogno) di quanto siano state geniali le intuizioni di Jobs con gli iDevice commercializzati a partire dal 2007.