Il cantautore e chitarrista canadese Neil Young ha fortemente criticato i nuovi MacBook Pro, sostenendo che anche Steve Jobs avrebbe confermato l’attuale strategia Apple rivolta più ai consumatori che alla qualità.
Durante un’intervista rilasciata a The Vergecast, Neil Young ha descritto il MacBook Pro come “un dispositivo di m**da“, con audio di qualità all’altezza di un prodotto della Fisher-Price. “Un MacBook Pro? Di cosa stai parlando? Non puoi ottenere nulla da quella cosa“.
Queste affermazioni sono arrivate nel mezzo di una conversazione con il caporedattore di The Verge Nilay Patel, quando è stato chiesto a Neil Young come preferisce creare nuova musica mentre è in movimento e perché gli artisti stanno sacrificando sempre di più la fedeltà audio per motivi di convenienza.
Young ha detto di non avere problemi con gli adolescenti che scrivono hit nelle loro camere da letto, ma che il problema si pone quando le persone iniziano a registrare su un MacBook direttamente in MP3.
Patel ha quindi risposto a Young: “Giusto. Ma ho provato il nuovo MacBook Pro da 16 pollici. Apple mi ha dato un’unità da recensire e mi ha detto che tutti gli artisti utilizzano i MacBook Pro con GarageBand per iniziare a creare musica. Mi stai dicendo che non dovrebbe essere il MacBook il primo strumento per iniziare una registrazione audio di un nuovo brano?”
E la risposta di Young è stata abbastanza eloquente:
Ma è un dispositivo di m**da. Stai scherzando? Ha la qualità audio di un Fisher-Price. E’ come Captain Kangaroo, il tuo nuovo ingegnere. Un MacBook Pro? Di cosa stai parlando. Non puoi ottenere nulla da quella cosa. L’unico modo per creare qualcosa è metterlo dentro un DAC, ma non puoi farlo perché i DAC non possono essere inseriti in un MacBook Pro. Quindi devi usare un DAC esterno e fare un sacco di cose per compensare i problemi che ha il MacBook Pro, perché non sono computer finalizzati alla qualità audio. Sono rivolti ai consumatori
Young continua dicendo che Steve Jobs gli ha detto proprio questa cosa (!), e cioè che Apple ha iniziato a creare prodotti per i consumatori e non di qualità:
La qualità audio – per un tuo riferimento e per chiunque altro stia ascoltando – è più profonda della qualità visiva. Puoi guardare le cose e pensare di vedere tutto con un alta risoluzione, qualunque cosa tu stia guardando in una foto. Ma la vera dimensione audio è molto più profonda, e ci sono così tanti dati se vuoi catturarli tutti – nell’eco, nel softness, nel volume e in tante altre cose che stanno decadendo e diventano sempre più piccole. Fa parte della bellezza del suono e della bellezza della musica se riesci ad ascoltare tutti i dettagli.
Ora, quando parli di farlo su un MacBook Pro, mi fai sentire male. Questo è dove siamo arrivati.
Parole dure da parte di Neil Young, che già in passato aveva criticato la qualità della musica contemporanea.
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