Non potevamo non parlare di ciò che è successo durante il 2019 nel mondo dei Mac con dei grandi ritorni, dei grandi cambiamenti ed anche un paio di dubbi a cui non abbiamo avuto risposta. Un bilancio generale era quindi doveroso per la categoria di prodotti più criticata dagli utenti Apple.
Le presentazioni a cui abbiamo assistito possiamo definirle come una sorta di escalation generale culminata con la classica bomba che tutti attendevamo: il nuovo Mac Pro.
Iniziamo con gli iMac aggiornati in quel di marzo e che hanno visto l’arrivo di nuove varianti molto più potenti ed ancora una volta interessanti. Apple si è spinta oltre da questo punto di vista innalzando non poco il livello generale ed avvicinandolo anche in maniera molto pericolosa ai limiti degli iMac Pro.
Ma passiamo poi al rilascio di un piccolo aggiornamento per quelli che sono stati i MacBook Air 2019 che a luglio si è aggiornato con l’introduzione del display True Tone, mantenendo però processori Intel di ottava generazione. Stesso discorso per quello che riguarda il piccolo refresh dei MacBook Pro da 13″ i quali si sono avvicinati ad un prezzo sempre più concorrenziale e con una tastiera nuovamente rivista, ma poi corretta da lì a pochi mesi con gli utenti che non sono rimasti troppo contenti di questa scelta.
Il vuoto poi fino a poche settimane fa quando abbiamo visto il nuovo MacBook Pro da 16″ su cui non c’è altro da aggiungere. Stesso discorso per il Mac Pro arrivato sul filo di lana e con non poco interesse generale. Questi due prodotti sono la base, a nostro avviso, della prossima gamma di Mac che vedremo da qui a 3/4 anni.
Lato macOS invece abbiamo visto l’arrivo di macOS 10.15 Catalina. Sin dalle beta, così come per iOS purtroppo, si è visto come Apple abbia lavorato a moltissime versioni ma che la stabilità non è arrivata contestualmente al rilascio finale. Ci sono stati non pochi problemi che anche voi stessi ci avete segnalato nei commenti dei nostri articoli.
Piano piano la situazione si è andata sempre di più a sistemare, ma ci è voluto più tempo. Non tutti furono nemmeno convinti, io in primis, di aggiornare sin dal day one al nuovo sistema operativo per non perdere alcune funzionalità o incorrere in potenziali problemi di compatibilità. Oggi invece, dopo tre mesi, possiamo dire che Catalina è stabile, funziona bene e ci piace. Dopo anni di utilizzo del sistema operativo desktop di Apple, posso dire che questa è la prima vera versione che vede un avvicinamento a quello che iOS. Non è tanto per alcune delle funzionalità specifiche o per la nuova Catalyst di cui spesso abbiamo parlato, quanto invece per l’esperienza in generale che abbiamo visto essere in linea con quella del sistema mobile. Sia chiaro che ancora oggi macOS e iOS sono due sistemi molto lontani fra di loro, ma allo stesso tempo possiamo anche dire che iniziano finalmente a prendere il meglio l’uno dall’altro e rendere le due esperienze molto simili e non lontane anni luce.
Ed il 2020? Ormai è la nostra domanda classica. C’è da chiedersi ora quale sarà il prossimo step dei MacBook Pro con i display maggiormente indiziati verso una nuova era anche a livello di design sebbene il cambio recente del 16 pollici possa indurre verso altre soluzioni più continuative. Ma non dimentichiamo nemmeno gli iMac che potrebbero vedere arrivare uno svecchiamento generale e magari l’esplosione definitiva del MacBook Air a livello globale.
Ci sono due grossi punti interrogativi però. Il primo, quello forse meno importante, è relativo al Mac Mini. Dopo un lancio ottimo nel 2018, non è stato più aggiornato e chissà che marzo non porti con sé i nuovi Intel di decima generazione anche per lui. Non impossibile ma nemmeno così scontato se guardiamo al passato. Stesso discorso potremmo fare anche per l’iMac Pro il quale, con l’arrivo del Mac Pro, potrebbe iniziare a sentire la differenza dal punto di vista della potenza e non valere più la pena a livello economico. Anche qui crediamo che il refresh debba andare di pari passo con un eventuale arrivo del nuovo design degli iMac, viceversa non avrebbe forse molto senso se non per dei nuovi processori.
Anche perché potremmo poi avere un iMac Pro concettualmente vecchio ed un iMac nuovo, ma da Apple ci potremmo anche attendere tutto ciò purtroppo (sempre colpa del marketing). Lato software ci si aspettava, almeno fino ad oggi, maggiore presenza di applicazioni derivate da iOS che invece ancora latitano e stentano ad arrivare. Che Apple abbia bisogno di un ulteriore boost da questo punto di vista? Chi lo sa, magari con ulteriori incentivi gli sviluppatori potrebbero anche sentirsi maggiormente interessati ad un potenziale passaggio verso questo sistema operativo e non solo. In conclusione possiamo dire una cosa certa: Apple ha ascoltato gli utenti a 360 gradi e da questo punto di vista la linea dei Mac, con essa intendiamo tutti e non un modello specifico, ne ha beneficiato sotto ogni punto di vista. Ora abbiamo forse la miglior gamma di computer mai avuta nel corso degli anni con un modello per ogni singola
E la vostra esperienza? Siamo curiosi di sapere quale potrebbe essere il vostro bilancio generale del mondo Mac per questo 2019. È positivo? Negativo? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti.