Da Windows a macOS, senza rimpianti

Dopo tanti anni con Windows, da qualche mese sono felicemente passato a macOS.

Oggi vi racconto come io, un utente Windows da quando ne ho memoria, sono passato senza ripensamenti a macOS.

Da quando sono nel team di iPhoneItalia mi sono avvicinato sempre di più al mondo Apple, che conoscevo già prima, ma che forse non riuscivo a “capire”. Avevo in passato utilizzato iPhone e iPad, ma non mi avevano mai entusiasmato. Ma oggi non ho intenzione di parlavi della mia esperienza (breve) con iPhone, né quella con iPad, che vi ho già raccontato e che continua a gonfie vele (quanto vorrei il nuovo iPad Pro).

Oggi invece voglio parlarvi della mia esperienza con macOS, vista con gli occhi di un utente Windows da tempo immemore. Non ho mai utilizzato un Mac, o meglio, ci ho smanettato un po’, ma non li ho mai utilizzati personalmente. Quelle poche volte che ci ho messo le mani ho sempre trovato macOS distante da Windows come concetto, e anche scomodo da utilizzare (che ingenuo).

Reputavo il sistema operativo di Apple troppo basato sulla grafica di sistema e poco sulla sostanza. Non avrei mai pensato, fino a qualche mese fa, di sentirmi male nel tornare a lavorare con Windows. La scorsa estate ho deciso di “assemblare” un nuovo PC fisso, niente di super pompato, ma una macchina veloce che mi permettesse di lavorare senza problemi per un po’ di anni, dato che non utilizzo il PC per giocare. Per questo motivo ho scelto le mie componenti, ho assemblato il PC e ovviamente ho installato Windows 10.

Dopo aver completato tutte le classiche operazioni di configurazione di installazione dei vari programmi ho iniziato a testarlo e ho subito notato la grande velocità e reattività e ne ero contento. Finalmente avevo nuovamente una macchina performante per lavorare. Purtroppo poi alla WWDC di giugno Apple ha presentato macOS Big Sur e io ho “semplicemente” perso la testa.

In realtà non so bene cosa sia scaturito in me, ma volevo provare macOS. Purtroppo non avevo un Mac a disposizione, per cui mi sono buttato sul mercato dell’usato per cercare un’offerta conveniente. Inizialmente avevo optato per un Macbook, ma alla fine ho optato per un Mac Mini 2018, che ho opportunamente “nascosto” dalla mia scrivania (che comodità).

Dopo qualche ora di ambientamento con macOS Catalina, non ho avuto il coraggio di provare subito la beta di Big Sur, ho subito capito il perchè in tanti non vogliono tornare a Windows. Ho iniziato ad utilizzarlo tutti i giorni, chiedendo anche ai miei colleghi consigli utili per migliorare il suo utilizzo. Successivamente ho anche aggiornato a macOS Big Sur, causa scatenante della mia voglia di macOS, per cui sicuramente non tornerò più indietro. Mi si è aperto un mondo e il solo pensiero di tornare a Windows sul mio notebook è quasi un “supplizio”.

Cosa adoro di macOS Big Sur

Partiamo dalla dock, che ho mantenuto nella parte inferiore dello schermo. Questa era in passato una delle prime cose che non mi facevano apprezzare macOS rispetto a Windows, che utilizza la classica barra delle applicazioni. In realtà, utilizzandola quotidianamente, ho scoperto la sua estrema comodità, ho tutto quello che mi serve sempre a portata di mouse. Inoltre, anche l’occhio vuole la sua parte, le icone e le animazioni di apertura e chiusura sono semplicemente sublimi.

Altro fattore importante, almeno per me, è la gestione delle notifiche, che in macOS Big Sur sono semplicemente perfette. Anche Windows 10 ha un centro notifiche abbastanza ben realizzato, ma lo ritengo ancora oggi un po’ acerbo, come se non fosse ben integrato nel sistema.

Infine, sembrerà banale, ma l’ecosistema Apple è davvero una marcia in più. Ad esempio, adoro la possibilità di avere tutti i miei promemoria, note, contatti o appuntamenti sempre integrati su iPhone, iPad e Mac. Chiaramente so benissimo che con le applicazioni giuste potrei fare tutto questo anche su Windows, ma semplicemente non è immediato.

Intendiamoci, non reputo Windows 10 un cattivo sistema operativo, anzi, e per molti utenti è semplicemente il migliore, ad esempio per chi fa determinati lavori o vuole banalmente giocare. Però ci sono anche tanti utenti che parlano male di macOS senza averlo mai provato per lungo tempo, come facevo inconsciamente io tempo fa. Ora non ne potrei fare a meno, lavorare al PC è diventato davvero un piacere.

Quale sarà il prossimo passo? Sicuramente in futuro passerò ad un Mac più recente con il nuovo chip M1, per poter apprezzare ancora meglio il connubio hardware e software, ma per ora mi godo il mio Mac Mini.

NovitàAcquista il nuovo iPhone 16 Pro su Amazon
Editoriali