Osborne-1, il primo computer portatile

Era l’aprile del 1981 quando debuttò il primo computer commerciale veramente portatile, la cui evoluzione giunge fino ad oggi con l’arrivo dell’iPad 2. L’uscita anticipò di 3 mesi il primo desktop della IBM.

A guardarlo oggi non può che fare sorridere, e rievocare qualche bel ricordo a chi ha vissuto l’inizio dell’era informatica.
Il più scarso degli smartphone di oggi sarebbe comunque molto più potente di questo cimelio della preistoria informatica, che venne messo in vendita dalla West Coast alla considerevole cifra di 1795 dollari.

L’esatta categoria di Osborne-1 non era quella dei portatili, ma bensì quella dei “trasportabili“, anche perché il suo peso era di ben 11 Kg, oggettivamente un po’ troppi per essere infilati in una tracolla, e soprattutto se confrontati ai 600 grammi di un iPad.

La RAM era di 64 Kbyte, il sistema operativo era CP/M, il predecessore del MS-Dos. Disponeva di un programma di scrittura, il famoso Wordstar. Le vendite non andarono male, per un totale di 250 milioni di dollari fino al 1983.

Divenne famoso e fece “scuola” per il cosiddetto “effetto Osborne“, ovvero l’infelice idea di annunciare il prossimo successore con caratteristiche hardware migliori e prezzi molto più bassi. Fu il fallimento dell’Azienda di San Francisco, e una delle prime regole nei manuali di marketing degli anni seguenti.

La concorrenza fece tesoro di questo debuttante, e presto lo imitarono con modelli più efficienti. Cinque anni più tardi la IBM presentò Convertible, che pesava solamente la metà, aveva una RAM di 512 Kbyte e uno schermo Lcd più grande.

Alla fine dell’estate del 1989 Apple annunciò il suo primo computer portatile: il Mac portable, con sistema operativo MacOS 7.5.5 . Nonostante il prezzo proibitivo di 6500 dollari, ne vennero venduti molti, e la NASA utilizzò un modello seguente nel 1991 per spedire dallo spazio il primo messaggio di posta elettronica. Un anno dopo Apple presentò il suo primo computer veramente portatile (2.5 Kg), inaugurando così la sua linea di laptop più famosa e apprezzata: quella dei PowerBook.

Negli anni seguenti i portatili non ebbero grande fortuna, perché il mercato preferì i destkop che avevano schermi più grandi e a colori. Si dovette aspettare fino ai primi anni 2000 per vedere l’inizio dello sviluppo dei computer portatili, fino a quelli che conosciamo oggi, con una vera e propria corsa alla miniaturizzazione e l’arrivo in ultimo dei tablet.

La Apple ha di sicuro rivitalizzato un segmento che era fermo da anni, e che sembrava non avere futuro, spingendo al massimo la tecnologia con scelte coraggiose ed originali.

 

 

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