Sostengo da sempre che prima di cambiare hardware bisogna porsi tre domande: Quale è l’uso primario che faccio e/o vorrei fare del mio dispositivo? Davvero il dispositivo che possiedo non è più in grado di fare il suo compito, o basta qualche piccolo ritocco? Ammesso che il nuovo dispositivo abbia nuove funzionalità, sono indispensabili per me? La risposta a queste domande permette di sfruttare al meglio il budget a disposizione, senza rinunciare alle funzionalità davvero importanti per il proprio utilizzo quotidiano e dandoci la possibilità di piazzare il colpo grosso al momento giusto. Il gadget in discussione oggi è la Apple TV. La versione che avevo era ancora quella di prima generazione e grazie ad una modica spesa continua, per il mio uso, ad essere uno dei migliori e più sfruttati device del mio ecosistema domestico. Vediamo in che modo ho ottenuto tutto ciò.
Nel dettaglio (rispondendo ai quesiti elencati sopra): l’utilizzo come browser dei miei album fotografici era sporadico, giusto in qualche occasione particolare, quindi nessuna particolare esigenza di avere costantemente in sync con la libreria iPhoto; discreto l’utilizzo come player audio, ma soprattutto come mediaplayer per Film e Serie TV. Il problema da risolvere era la difficoltà (ok impossibilità) nel riprodurre film in alta definizione. L’attrattiva per le varie features introdotte dai nuovi modelli di aTV era scarsa: Netflix non era disponibile in Italia (sembra stia per arrivare per il 2014), e i canali tematici a disposizione erano pochi e tipicamente americani. Avrebbe fatto comodo invece un accesso user-friendly a Youtube sulla TV.
Dopo una piccola ricerca la prima conclusione è stata che per rivitalizzare la mia Apple TV era necessario l’acquisto di una schedina per la decodifica hw dei contenuti in alta definizione: la Broadcom Crystal BCM70015, evoluzione della BCM70012 ormai fuori produzione che andrà installata al posto della scheda airport. Era quindi indispensabile avere a disposizione una cavo di rete per mantenere online la Apple TV anche dopo la rimozione della schedina wifi (guida d’installazione BCM70015) , aggiornarla e caricare contenuti, ma nel mio caso non era un problema dato che nella recente ristrutturazione avevo cablato tutto l’appartamento. Per sfruttare l’aggiornamento hw e utilizzare la mia libreria multimediale senza convertire tutto in mp4 (qualche anno/uomo temo…) era inoltre necessario intervenire lato sw e qui erano due le alternative possibili:
- Patchare il firmware originale (Firecore, atvusb-creator) per mantenere le funzionalità tipiche di Apple TV e poter lanciare quando necessario XBMC come app aggiuntiva che sfruttasse il nuovo decoder video.
- Sostituire il firmware originale con una distribuzione linux customizzata per lanciare XBMC all’avvio
Inizialmente ho testato la prima soluzione. Firecore è una versione ottimizzata di quanto è possibile configurare a mano con atvusb-creator più l’aggiunta di alcune estensioni e plugin per cui le considerazioni che seguono valgono per entrambi gli approcci.
In teoria è possibile mappare direttamente risorse di rete e/o collegare un disco esterno e riprodurne il contenuto anche senza l’utilizzo di XBMC, ma tutte le estensioni e plugin, oltre ad introdurre vari punti di configurazione, ho sperimentato che soffrono di vari bug e problemi, tali da rendere difficile la realizzazione di una configurazione omogenea, lineare e soprattutto funzionale della Apple TV come vero mediacenter user friendly di semplice utilizzo (per intenderci, a prova di mogli fidanzate e mamme). La soluzione finale è di lanciare XBMC e configurare su XBMC le varie condivisione di rete, i servizi di scraper, le play list.
PRO: mantenimento dell’ottima interfaccia Apple TV e delle comode funzionalità di sync con iTunes e iPhoto, con contenuto registrabile su disco interno. Ottima l’integrazione con smartphone con Remote HD (link)
CONTRO: performance non eccelse, necessità di lanciare XBMC come applicazione quando necessario. Necessità di installare e aggionare i driver Crystal.
Partendo soprattutto dalla sperimentazione di un basso frame-rate nel caso di film Full-HD ad alta qualità, ho testato allora la sostituzione del firmware con una versione linux ottimizzata per XBMC. Mi sono orientato sulla ottima Crystalbuntu, creata e mantenuta da Sam Nazarko, famoso per il gran lavoro di sviluppo sul Raspberry PI, basata su Ubuntu Linux. E’ possibile lanciare il sistema da chiavetta USB esterna, o sostituire il firmware su disco e il sito è completo di una guida completa per installare e configurare al meglio il sistema. In ogni caso tutto è veloce e responsivo, i driver sono già presenti e caricati, e tutto è configurato per tenersi aggiornato automaticamente. Come sempre XBMC è in grado di montare risorse locali, dischi esterni o share di rete con i più diffusi protocolli, riprodurre ogni tipo di contenuto multimediale e catalogarlo scaricando trailer, locandine, fan-art e informazioni da Internet. Disponibili moltissimi plugin per interfacciarsi ai più noti servizi per video e musica, previsioni del tempo, social network, meteo e tanti altri. Installando su smartphone o tablet una delle molte applicazioni (ufficiali o ufficiose) di controllo è molto agevole e comodo pilotare e configurare XBMC, soprattutto nei casi in cui è necessario l’inserimento del testo (molto più comodo utilizzare la tastiera messa a disposizione dall’app che inserire a mano con il point and click della tastiera virtuale su TV). Mancano plugin soddisfacenti per la sincronizzazione con iPhoto, mentre è ottimo il supporto ad Airplay per lo streaming audio da iPhone o iPad. La grande disponibilità di software scaricabile dai repository Ubuntu permette se necessario di introdurre funzionalità importanti ed utili, ad esempio io ho scaricato e configurato Transmission per utilizzare la Apple TV anche come client torrent, rendendo immediatamente disponibile ad XBMC i nuovi contenuti scaricati, per la catalogazione e riproduzione.
PRO: frame-rate più elevato, maggiore versatilità del sistema linux-based, accesso diretto ad XBMC in fase di boot, aggiornamenti automatici, Airplay, disponibilità di software aggiuntivo
CONTRO: perdita delle funzionalità tipiche di Apple TV (sync con iTunes e iPhoto)
Personalmente, riuscendo a riprodurre ottimamente la mia libreria musicale via iTunes (da iPhone, iPad o mac) , grazie al supporto Airplay e a gustare con fluidità tutti i miei video grazie all’ottima BCM70015 (compresi mkv Dull HD da più di 10GB), sono restato fermo a questa seconda opzione, sacrificando quindi la possibilità di avere sempre sincronizzati e disponibili gli album fotografici digitali. Nella realtà il comparto Airplay di XBMC supporta anche lo streaming di foto e filmati, ma la qualità e la velocità non sono soddisfacenti, soprattutto nel caso di immagini e video in alta definizione.
Immagini: XBMC, Crystalbuntu