Apple vale 623 miliardi in borsa, un record che annichilisce quello microsoftiano del ’99

Nonostante le voci di ripresa che iniziano a serpeggiare anche ai piani alti della finanza, il mercato, quello reale, soffre e continua a far soffrire anche vittime illustri, come Facebook, ma la Mela, ancora una volta, sembra avere un antidoto fuori dall’ordinario.

Ultimamente non siamo andati con i guanti di velluto nei confronti di Apple non solo perché da parte nostra l’obiettivo è, per quanto possibile ed auspicabile, andare oltre le notizie di facciata, l’apparenza, la news cucita su misura, ma anche perché elogiare Apple è un esercizio di stile fine a se stesso, un rituale facile da ripetere ad occhi chiusi.

La magia si è ripetuta nuovamente e rischiamo di apparire retorici, la compagnia di Steve Jobs ha nuovamente detto la sua in quegli ambienti in cui le certezze oscillano al ritmo di ballo tribale ed in cui appesi ad un indice ci sono sì multinazionali e corporazioni ma anche piccoli risparmiatori che spesso vedono spazzati via i risparmi di una vita per le bizzarie di un mercato che tutto sembra fuorché governato dal caos. Apple, il 20 agosto, ha segnato il record storico della sua capitalizzazione, con un valore pari a 623,52 milioni di dollari, superiore, seppur non così vistosamente come invece ipotizzabile dallo strombazzare generale, a quello attestato da Microsoft nel 1999 con 618,89 miliardi di dollari, nel periodo di massima espansione dei titoli tecnologici.

Attualizzando il valore registrato da Microsoft, il suo titolo oggi dovrebbe valere 842,5 miliardi di dollari mentre la compagnia di Bill Gates vale circa un  terzo di Apple, ovvero 257 miliardi… un bottino in linea con quello delle altre compagnie tecnologiche che dopo la bolla degli anni d’oro hanno avuto un costante declino, tutti, indistintamente, fatta eccezione proprio per Apple. Al record ha contribuito indubbiamente l’hype generato per gli eventi che potrebbero (dovrebbero…) verificarsi a settembre, ovvero la presentazione del nuovo iPhone 5, che, stando ai rumor, segnerà uno stacco netto con il passato, ed il tanto-atteso-mai-ufficializzato iPad mini.

Gironzolando sul Web è possibile ben piu’ che stuzzicare l’immaginazione per ipotizzarne design e caratteristiche, c’è addirittura chi sul noto sito d’asta ha posto in vendita un prototipo del prossimo melafonino (10.000 dollari e via…) ma sappiamo come benché ultimamente la segretezza non sia tra le virtu’ piu’ pregiate a Cupertino, solo la presentazione ufficiale potrà fornirci dati certi sui nuovi gadget della Mela, prodotti che dovranno affrontare un mercato agguerritissimo con Samsung e Google schierati in prima linea, la prima con i suoi Galaxy, telefoni dalla qualità e potenza devastante, la seconda con i tablet Nexus ed un OS, Android, che sta mostrando i muscoli e acquisendo quei tratti “user-friendly” tanto cari ad iOS.

Celebriamo l’evento, augurandoci che i prossimi terminali possano apportare quelle novità ed innovazioni che, Retina a parte, iniziano a mancare…

 

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