Dopo l’omino Michelin…. Ecco a voi Mr Macintosh!!

Ammetto la mia ignoranza… ma non ne sapevo davvero nulla. Oggi sono venuto a conoscenza dell’interessante storia di Mr Macintosh, un piccolo omino nato con i primi Mac per volere, nemmeno a dirlo, di zio Steve. Ecco a voi l’interessante storia!

C’era una volta…

Vedete l’immagine sopra riportata? bene si tratta di una scheda logica di un vecchi Macintosh del 1983 ma, non è la scheda in se a fare notizia, quanto il piccolo (ma neanche troppo) dettaglio riportato nel lato ed indicato dalla freccia. Bene, quello è Mr Macintosh. Si tratta di un personaggio inventato da Steve Jobs tanti anni fa e qui riportato nella versione disegnata dall’artista Jean Michael Folon.

La storia è abbastanza lunga e complessa ed è raccontata da Andy Hertzfeld storico programmatore del primo Team Macintosh e più recente responsabile dell’interfaccia di Google+, in un articolo sul sito Folklore.org. Ecco la versione originale e una traduzione per chi non conoscesse l’inglese:

“Steve Jobs often came by Texaco Towers after dinner, to see what was new, and we’d usually show him whatever recent progress we made. Sometimes he’d be pissed off about something, but other times he’d be really excited about a new idea.
I was the only one in the office one evening when he burst in, exclaiming that he had a flash of inspiration.
“Mr. Macintosh! We’ve got to have Mr. Macintosh!”
“Who is Mr. Macintosh?”, I wondered.
“Mr. Macintosh is a mysterious little man who lives inside each Macintosh. He pops up every once in a while, when you least expect it, and then winks at you and disappears again. It will be so quick that you won’t be sure if you saw him or not. We’ll plant references in the manuals to the legend of Mr. Macintosh, and no one will know if he’s real or not.”
Engineers like myself always daydream about building surreptitious little hacks into the software, but here was the co-founder and chairman of the company suggesting something really wild. I enthusiastically pressed him for details. Where should Mr. Macintosh appear? How often? What should he do when he shows up?
“One out of every thousand or two times that you pull down a menu, instead of the normal commands, you’ll get Mr. Macintosh, leaning against the wall of the menu. He’ll wave at you, then quickly disappear. You’ll try to get him to come back, but you won’t be able to.”
I loved the idea and promised that I would implement Mr. Macintosh, but not right away, since there were still so many more basic things to get done. Steve told the idea to the marketing team, and eventually recruited the French artist Folon to do some renditions of Mr. Macintosh. I also asked my high school friend Susan Kare, who hadn’t started with Apple yet, to try to draw some Mr. Macintosh animations.
Most of the Macintosh system software had to be packed into a 64 KByte ROM, and ROM space got more scarce as development proceeded and the system grew. Eventually, it was clear that we’d never be able to fit bitmaps for Mr. Macintosh into the ROM, but I wasn’t willing to give up on him yet.
I made the software that displayed the menus look at a special low memory location called the “MrMacHook”, for an address of a routine. If the routine is present, it’s called with parameters that let it draw in the menu box, and it returns a result that tells the menu manager if it did anything. Using this, an application or system module could implement Mr. Macintosh (or perhaps his evil twin) if they saw fit.
I’m not sure if anybody ever actually implemented Mr. Macintosh or used the “MrMacHook” for something worthwhile.”

“Steve Jobs veniva spesso dalla Texaco Torri dopo cena, per vedere cosa c’era di nuovo e noi eravamo soliti mostrargli i progressi ottenuti nel corso della giornata. A volte si incazzava per qualche cosa ma  altre volte era davvero entusiasta di una nuova idea.
Quella sera ero l’unico in ufficio quando è arrivato, esclamando che aveva avuto un lampo di genio.
“Mr. Macintosh! Abbiamo trovato Mr. Macintosh!”
“Chi è Mr. Macintosh?”, chiesi.
“Mr. Macintosh è un omino misterioso che vive all’interno di ogni Macintosh. Appare di tanto in tanto, quando meno te lo aspetti, strizza l’occhio all’utente e scompare di nuovo. Sarà così veloce da lasciarti il dubbio di averlo visto o meno. Ci saranno anche dei riferimenti nei manuali circa leggenda di Mr. Macintosh, ma nessuno saprà se esiste davvero o meno.”

Ingegneri come me hanno sempre sognato di implementare un hack nascosto all’interno del proprio software ma, in questo caso, è stato il co-fondatore e attuale presidente della società a suggerire qualcosa di stravagante. Io, con entusiasmo, ho chiesto ulteriori dettagli. “Dove dovrebbe apparire Mr. Macintosh? Con quale frequenza? Che cosa dovrebbe fare quando si fa vedere?”

“Una volte o due su mille che si visualizza un menù, al posto dei classici comandi, si vedrà Mr. Macintosh, appoggiato al bordo. L’omino saluterà e altrettanto rapidamente scomparirà. Si cercherà di convincerlo a tornare, ma nessuno sarà in grado di farlo. ”

Mi piaceva l’idea, quindi ho promesso che avrei implementato Mr. Macintosh, ma non subito, poiché  vi erano ancora cose basilari ben più importanti da sviluppare. Steve ha comunicato la sua idea al team di marketing, reclutando anche un artista francese per fare alcuni schizzi di Mr. Macintosh. Io ho anche chiesto alla mia amica di scuola Susan Kare, che  ancora non lavorava per Apple, di elaborare alcune animazioni di Mr Macintosh.

La maggior parte del software di sistema doveva essere confezionata in una ROM di 64 KByte e lo spazio ROM a disposizione era sempre più scarso con il progredire dello sviluppo del sistema operativo. Alla fine, era chiaro che non saremmo mai riusciti ad adattare una bitmap per il signor Macintosh da salvare nella ROM, ma non ero disposto a rinunciare al progetto, almeno per il momento.

Ho scritto il software che permette di visualizzare i menù in una speciale locazione di memoria chiamata “MrMacHook”, come indirizzo di una routine. Se la routine è presente, essa viene chiamata con dei parametri permettendo di disegnare all’interno del box del menù e restituisce un risultato che indica, al manager del menù, se deve fare qualche cosa. Utilizzando tale meccanismo, un’applicazione o un modulo di sistema potrà implementare Mr Macintosh (o il suo gemello cattivo) quando opportuno.

Non sono sicuro che qualcuno abbia mai implementato Mr Macintosh o se abbia utilizzato “MrMacHook” da allora.”

Che dire? avete mai visto Mr Machintosh?

[Fonte – theapplelounge]

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