Un problema tecnico ha messo fuori rete per diverse ore i rispettivi servizi basati sul Cloud. La conseguenza è stata per gli utenti una interruzione di tutte le applicazioni dipendenti, ponendo però il problema sull’affidabilità in generale di questo servizio per le utenze business.
L’interruzione del servizio di Microsoft è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì, comprendendo Windows Live Hotmail e SkyDrive. L’effetto a catena si è esteso dopo anche al servizio di Microsoft Office 365.
Microsoft ha rilasciato una nota ufficiale su Windows Live blog, nella quale spiega che la causa del disservizio è dovuta a un configurazione del DNS. L’intervento di riparazione è stato immediato, ma il servizio ha impiegato qualche ora per tornare alla normale funzione.
Mercoledì era successo qualcosa di simile con il corrispondente servizio di Google, mettendo fuori rete Google Docs per più di un’ora. Le applicazioni basate sul Web erano quindi inutilizzabili.
Il disservizio è stato comunque minimo, soprattutto perché successo durante l’orario notturno americano e per il fatto che ancora gli utenti di Internet non hanno iniziato ad usare in modo massiccio i nuovi servizi di cloud computing.
Ma questo inconveniente ha fatto meditare sulle possibili conseguenze di un disservizio futuro che dovesse coinvolgere aziende intere. Il problema potrebbe essere potenzialmente grave per tutte quelle aziende che dovessero migrare i propri servizi basandoli sul cloud computing.
Non a caso Google ha già dichiarato che sta programmando nuove funzionalità per accedere comunque ai servizi anche offline per Gmail, Calendar e Docs.
Il riscontro degli utenti avverrà nei prossimi mesi, e il servizio di Cloud computing sarà ufficiale a tutti gli effetti per l’intero mercato con l’introduzione dell’iCloud di Apple tra pochi giorni.
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