L’AGCOM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha rilasciato le nuove norme in materia di protezione dei diritti d’autore. Insomma come abbiamo accennato proprio ieri, si sta muovendo qualcosa anche in Italia dopo la Francia e USA. Nei prossimi mesi l’abitudine di scaricare contenuti protetti dalla proprietà intellettuale dovrà fare i conti con le nuove regole a garanzia dei diritti di copia.
L’AGCOM si prende così il diritto di bloccare siti web con i suoi contenuti ritenuti illegali, senza il necessario ricorso di un giudice. La violazione del copyright viene così tutelata arbitrariamente, senza le dovute garanzie legali. Questa è la critica che Reporter sans frontières sta muovendo all’agenzia italiana. Per l’Associazione, infatti, viene violato proprio l’articolo 10 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
I siti web che verranno trovati a violare i diritti d’autore saranno invitati a rimuovere immediatamente i contenuti illegali entro 48 ore. Dopo 5 giorni dall’avviso AGCOM sarà in grado di rimuovere il contenuto da sola e, se il sito avesse base estera, di bloccarne l’accesso dal nostro paese.
Il timore è che si possa creare in questo modo una sorta di polizia privata di Internet, la quale segnala qua e là dove avvisare, quando intervenire e quale tipo di contenuto non autorizzare. Si teme una sorta di inizio di censura. Del resto dopo tanti anni di assoluta anarchia si cerca di porre rimedio la prima volta al danno della pirateria digitale.
In America, per convincere e ottenere la partecipazione dei provider al ruolo di guardiano degli interessi delle major musicali o delle case cinematografiche, si è arrivati a un accordo che prevede la partecipazione degli utili derivanti dalle royalties (oltre 16 miliardi di dollari persi nei soli Stati Uniti).
Insomma l’Italia si accoda, tra le prime al mondo, a Francia e USA nella difficilissima lotta alla pirateria digitale.
L’obbligo di rimuovere i contenuti ritenuti illegalmente presenti su certi siti web potrebbe portare a una forma di censura preventiva sempre più severa col passare del tempo. E forse non limitata ai soli contenuti digitali.
La creazione di un ente governativo con il potere di “filtrare Internet” senza un controllo giudiziario è stata condannata dal Relatore speciale delle Nazioni Unite Frank Larue, in un rapporto sulla libertà di espressione online.
Qui trovate il pdf ufficiale del documento rilasciato dalla AGCOM.