Si chiama Cory Moll il dipendente che lavora part time nell’Apple Store della città californiana. Le informazioni dicono che il ragazzo è piuttosto malcontento della situazione lavorativa di molti dipendenti della Mela, e starebbe per creare il primo sindacato vero e proprio di una società tecnologica. La rivendicazione è la stessa di ovunque: aumento del salario.
Moll lavora alla Apple da 4 anni, e guadagna 14 dollari l’ora, poco di più del minimo sindacale fissato a 9.92 dollari. Il giovane impiegato ha creato il sito Web «Apple Retail Workers Union», dedicato a tutti i dipendenti della Apple. Il canale di comunicazione è ovviamente il social network, quindi Facebook e Twitter.
«Amiamo lavorare per Apple ma vogliamo farlo meglio. Piuttosto che andarcene, reclamiamo i nostri diritti», ha dichiarato Moll.
Gli impiegati negli Apple Store sono oltre 30 mila nel mondo, distribuiti tra i 325 negozi disponibili oggi.
La reazione degli impiegati all’iniziativa sindacale è stata per ora quasi indifferente, ma ciò non ha scoraggiato Moll che intende continuare la propria battaglia.
Gli iscritti ai sindacati americani sono calati dal 20.1 % del 1983 al 11.9 % dell’anno scorso.
L’Apple Store ha compiuto da poco i 10 anni di vita, e l’azienda non ha voluto commentare l’iniziativa del suo impiegato.