Alla soglia dei 700 milioni di utenti, Facebook vuole un servizio di condivisione modello “cloud”

Facebook sta sviluppando la condivisione tra utenti di musica, spettacoli televisivi, film e giochi, un po’ come nello stile attuale degli album fotografici. La Società è in trattativa con diversi servizi di musica online, come ad esempio l’europea Spotify. Facebook non ha commentato ufficialmente la notizia, ma per gli esperti questa mossa ha come scopo la trasformazione del social network per eccellenza in una sorta di “hub globale” di Internet.

 

 

Recentemente Facebook aveva dichiarato: “Siamo sempre alla ricerca di modi migliori per aiutare le persone a scoprire i contenuti più rilevanti del social network, ma non abbiamo nulla da annunciare di nuovo“.

Facebook ha lavorato in realtà a lungo per diffondere i suoi “tentacoli” in tutto il Web, e per convincere le aziende dei grandi media di comunicazione ad utilizzare i suoi mezzi di connessione fra le persone.

Zuckerberg, in Francia in questi giorni come ospite al G8, ha citato Netflix come una delle società che era in trattativa con Facebook. Sono già diversi i servizi di musica online, come Spotify e Pandora, che consentono agli utenti di accedere con le credenziali di Facebook, ma il social network vuole rendere più facile agli utenti queste attività direttamente sul proprio sito.

Ascoltare la musica è qualcosa che le persone fanno con i loro amici“, ha detto Zuckerberg, proseguendo: “Musica, tv, notizie, libri: sono questi gli argomenti di cui si parla più spesso tra amici“.

Secondo le persone coinvolte nei negoziati con Facebook, tra le nuove funzioni c’è la possibilità di accedere con un solo click ai contenuti multimediali che un amico sta guardando, e potrebbero essere molti i partner funzionali coinvolti nei nuovi servizi.

La scelta di coinvolgere dei soci esterni è dovuta alla ricerca di quegli accordi legali sulle licenze e le proprietà intellettuali, che nel caso di Apple è stata risolta con contratti tra le più grandi etichette musicali. Facebook vuole coinvolgere in questo modo case discografiche e reti televisive, senza dover pagare alcun diritto di copia.

Facebook è nota per testare alla noia i prodotti nuovi fin quando questi non sono pronti al rilascio definitivo. Questo suggerisce che decisioni prese ultimamente, potrebbero cambiare nel prossimo futuro. Lo sforzo attuale consiste nel trovare la soluzione ideale per permettere agli utenti un eventuale acquisto di contenuti musicali. La musica rappresenta sempre, anche nelle forme del nuovo millennio, una ricca miniera di soldi.

Facebook non vuole legarsi a società “monotematiche”, come ad esempio Spotify che offre solo un servizio di musica online. Zuckerberg preferisce coinvolgere più partner in questo progetto globale, che comprende molti degli attori della comunicazione in tutti i suoi aspetti.

Jim Butcher, portavoce Spotify, ha dichiarato: “Stiamo lavorando costantemente insieme (a Facebook) per rendere l’esperienza sociale su Spotify la migliore possibile, cercando di innovare il valore del servizio con gli utenti“.

Lo scorso anno Facebook ha negoziato con Apple la possibilità di estendere il servizio di comunicazione sociale con le funzioni di iTunes. I colloqui non si sono conclusi positivamente, l’accordo ipotetico è saltato, e così Apple ha rilasciato Ping, il cui insuccesso è noto a tutti.

Fonte: NYT

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