Secondo quanto riferito da Apple, i nuovi Mac con processore M1 possono eseguire alcune applicazioni Intel più velocemente di quanto possano fare i Mac basati su tale architettura.
Apple è riuscita a raggiungere questo risultato grazie alla tecnologia presente in macOS Big Sur e in Rosetta 2. Questa è una buona notizia per chiunque stia considerando l’acquisto immediato di un MacBook Air, un MacBook Pro o un Mac mini con Apple Silicon ed è preoccupato della compatibilità e delle prestazioni delle app non ottimizzate per il nuovo processore.
Rosetta 2 è infatti in grado di emulare perfettamente le app Intel sui Mac M1, con prestazioni che Apple definisce addirittura superiori rispetto a quelle dei Mac Intel.
“I tre modelli di Mac con processore M1 includono Rosetta 2, che consente loro di eseguire software compilato per chip Intel“, ha affermato Craig Federighi. “Rosetta esegue senza problemi app create per Mac basati su Intel. Quindi, anche senza un aggiornamento dell’app, puoi continuare a lavorare su quel progetto Fusion 360 e passare al livello successivo con il tuo gioco preferito”. Federighi fa anche una grande promessa: “Grazie a Metal e M1, alcune delle app graficamente più esigenti hanno effettivamente prestazioni migliori con Rosetta rispetto a quelle eseguite in modo nativo sui precedenti Mac con grafica integrata”.
Come successe con il passaggio dai PowerPC ai Mac Intel con il primo Rosetta, anche la nuova versione è una soluzione temporanea in attesa che gli sviluppatori rilascino gli aggiornamenti delle loro app con il supporto ai nuovi processori.
Il passaggio successivo sarà quello delle app universali, che includono sia una versione Intel che una M1 e possono quindi essere eseguiti su qualsiasi Mac. “Le app universali includono una versione binaria nativa creata per Apple Silicon, oltre a una versione nativa per processori Intel”, ha spiegato Craig Federighi. “I due si uniscono in un’unica app che puoi scaricare dall’App Store o dal Web, il che significa che un’app può essere eseguita su tutti i tuoi Mac.”