L’annuncio dell’inizio della transizione verso Apple Silicon ha attirato l’attenzione di molti, tra cui l’ex dirigente Microsoft Steven Sinofsky, che ha dichiarato di essere stato spiazzato da questa mossa.
La sera successiva al keynote del WWDC 2020 di Apple, l’ex presidente della Windows Divison presso Microsoft, Steven Sinofsky, ha parlato su Twitter dell’importanza dell’annuale Worldwide Developers Conference e di Apple nel suo insieme.
Amidst all the details, installing pre-release, and commentary (including my own) I want to take a moment to reflect on #WWDC putting it in context of the past two decades. Quite simply, what we're seeing is some of the most remarkable product engineering over time in history. 1/ pic.twitter.com/hTrQ1R7Pgv
— Steven Sinofsky (@stevesi) June 23, 2020
Sinofsky ha parlato dell’azienda di Cupertino in generale dicendo che secondo lui ha creato una squadra che ha “fatto di più ed eseguito meglio” di qualsiasi altra azienda possa nominare. Questo è un grande elogio, considerando che Sinofsky è entrato in Microsoft nel 1989 e ha continuato a lavorare con la società fino al 2012.
Continuando nell’analisi, definisce la società “impavida” per aver rivelato al suo pubblico che il passaggio completo verso Apple Silicon avrebbe richiesto due anni. Inoltre, ha elogiato anche Tim Cook definendolo coraggioso nell’annunciare un qualcosa che magari potrebbe cambiare nell’arco di due anni, o addirittura che potrebbe andare storto.
Inoltre, sottolinea il fatto che Apple abbia dedicato del tempo a pensare a ciò di cui i clienti hanno bisogno, senza inseguire le tendenze del momento. In tal modo, Apple è in grado di offrire un prodotto duraturo che si integra perfettamente nella vita di un utente, piuttosto che qualcosa che si adatta semplicemente a una tendenza di breve durata.
Apple produce prodotti che i clienti amano e di cui sono felici, ma li crea studiando tecnologia, mercato e utilizzo per arrivare a piani e strategie. A differenza di ciò che leggi nei libri di testo, Apple è molto meno interessata a rispondere a micro cambiamenti, cicli di hype o persino “feedback” perchè è un’azienda che ha un suo punto di vista: quando il punto di vista si allinea con un ottimo prodotto che la gente ama, può diventare una forza inarrestabile.
Ad esempio, cita il passaggio verso i 64 bit a livello di consumatore. Microsoft ha iniziato il passaggio nel 2003, ma continua a supportare i 32 bit ancora oggi. Apple, invece, ha iniziato a richiedere agli sviluppatori di creare app a 64 bit nel 2017 e ha abbandonato il supporto per le app a 32 bit nel 2019 insieme al rilascio di macOS Catalina. Sinofsky definisce questa strategia “senza paura” e la considera come la ragione per cui Apple sarà in grado di passare ad Apple Silicon senza problemi, sebbene per molti possa essere una mossa audace.
Ciò che lo ha maggiormente colpito, però, è la capacità di Apple di aggiornare costantemente i suoi prodotti e software. Questa accanita dedizione nell’avere obiettivi a lungo termine ha permesso alla società di avere successo dove molti avrebbero fallito.
Sinofsky chiarisce che questa strategia non funziona e non funzionerà per ogni azienda. Si tratta di una cultura aziendale coltivata da diversi decenni che ha richiesto dedizione, lavoro di squadra e infinite ricerche. Conclude poi in maniera lapidaria:
C’è solo una Apple. Non provare a copiarla.