Google Analytics: Windows perde il 5% del mercato. In crescita Apple. L’era del post-PC si avvicina inesorabile

Chi utilizza Google Analytics sa bene quanto potente sia lo strumento ideato da Google, che consente di monitorare non solo il numero di accessi ad un sito web, ma anche la provenienza delle visite, il browser utilizzato dagli utenti, e tanti altri numerosi dettagli che consentono un controllo davvero completo del traffico internet. Ed è proprio da Google Analytics che arriva un interessante report sul traffico web, da cui è possibile trarre diverse conclusioni.

 

Osservando la tabella, infatti, è possibile leggere le percentuali di visite che sono giunte ai siti di tutto il mondo dai vari sistemi operativi, raffrontate dal 2010 al 2011. Windows ha perso ben il 5,1% della sua quota, mentre Mac OS ha guadagnato quasi un intero punto percentuale. È comunque vero che c’è ancora una grandissima differenza tra Windows e Mac, ma se ripensiamo a com’erano le cose qualche anno fa, un dato del genere sembrava improbabile quanto impossibile: il mercato dei PC regnava pressoché incontrastato sul mercato.

Ma l’altro aspetto interessante riguarda la categoria “Altri”, nel fondo della tabella: un valore che include i dispositivi portatili come iPad, iPhone, Android e altri sistemi non Mac/Windows/Linux. Il numero totale delle visite che arriva da questi terminali è cresciuto del 4,3%, quindi in un anno è quasi raddoppiato: significa che ormai la navigazione non avviene più solamente tramite computer, ma si sta spostando al mondo del mobile. Questo dipende dal fatto che i dispositivi mobile sono in grado di garantirci un’esperienza di navigazione e interazione sempre più completa e, grazie al mondo delle applicazioni, si fanno sempre più sostitutivi di un pc vero e proprio, con il vantaggio di poter essere sempre con noi in ogni momento.

Il mercato, quindi, andrà verso una strada che si biforca: da un lato dispositivi fatti solo per navigare ed eseguire funzioni base ma molto portatili; dall’altro computer più performanti per chi deve lavorare in modo un po’ più serio e professionale. Almeno fino a quando non avremo dispositivi talmente piccoli e potenti da poter rispondere ad entrambe le esigenze, ma per questo, sicuramente, dovremo ancora aspettare.

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