Sin dal lancio del primo chip A4 di Apple autoprodotto, l’azienda ha incrementato di molto le performance dei propri chip ARM anno su anno. Ci aspetta lo stesso con la nuova serie M? Ecco cosa potrebbe succedere alle performance dei nuovi Mac ARM.
Partiamo subito col dire che, finché non avremo i nuovi Mac con M1 tra le nostre mani, è davvero difficile fare particolari previsioni. Stando a quanto detto ieri sera da Apple, il nuovo chip M1 in tutti i contesti risulta davvero molto performante. Di sicuro, vista la presenza delle ventole di raffreddamento, Mac Mini e MacBook Pro 13 offriranno performance superiori a MacBook Air. Di quanto? Lo scopriremo solo nel corso delle prossime settimane.
Ciò che possiamo fare già oggi invece, è uno studio sugli ultimi benchmark del nuovo chip A14 a 5nm introdotto da Apple con iPad Air 2020 e successivamente con iPhone 12. Il chip A14 ha 6 core di CPU, due a basso consumo e quattro più performanti, 4 core di GPU. Eppure, le performance per la bruta potenza di calcolo superano tutti i processori desktop più largamente utilizzati, fatta eccezione per l’AMD Ryzen 9 5950X.
Si tratta di risultati sorprendenti, soprattutto considerando che, la scheda madre dei device sui quali l’A14 trova posto, consuma solo 5W. Il processore più prestante in classifica invece, consuma da solo ben 49W.
Questi invece le performance confrontate in single core:
Se consideriamo che il chip M1 è pensato appositamente per muovere un Mac, considerando anche che dovrebbe consumare più dei 5W di A14, i risultati potrebbero lasciare in molti a bocca aperta.
È finita qui? Direi di no. Vale la pena analizzare i balzi in avanti fatti da Apple con la serie “A”. Se confrontiamo i progressi fatti da Apple negli anni a quelli di Intel, possiamo capire come, esponenzialmente, le possibilità che in breve tempo i chip della serie M hanno nel superare tutti i competitor non solo siano probabili, ma molto concrete. C’è comunque da dire che, nel tempo, i chip di Apple sono migliorati molto anche grazie ai processi produttivi che hanno permesso di aumentare le performance a fronte di consumi sempre più bassi. Probabilmente, il primo vero serio cambio generazionale per il processore M1 arriverà con il passaggio al processo produttivo a 3nm.
Siamo molto curiosi di testare i nuovi Mac con chip M1, capirne le differenze analizzando non solo le performance, ma anche e soprattutto i consumi. Se per la potenza di calcolo la CPU promette davvero bene, sarà necessaria un’attenta analisi della GPU per valutare di quanto possa essere superiore o inferiore rispetto alle schede grafiche dedicate.