Fusion Drive sui nuovi Mac: ecco nuovi test effettuati sul campo

Il Fusion Drive è sicuramente una delle novità più interessanti dei nuovi iMac e Mac mini, che già nei primi test hanno dimostrato di fornire una velocità di gestione di dati, file e sistema operativo superiore ai normali hard disk. Ora, in rete, compaiono test ancora più approfonditi.

Fusion Drive è un’innovativa nuova opzione di archiviazione che offre ai clienti le prestazioni dello storage flash e la capacità di un disco rigido. Combina 128GB di flash con un disco rigido standard da 1TB o 3TB per creare un singolo volume di archiviazione capace di gestire intelligentemente i file ottimizzando le prestazioni in lettura e scrittura. Fusion Drive si adatta al modo in cui l’utente usa il proprio iMac e sposta in automatico i file e le app utilizzati più spesso nella memoria flash, permettendo un accesso più veloce e migliori prestazioni.

Ecco il pensiero di MacWorld:

È col Fusion Drive che il Mac mini ha fatto il salto prestazionale. In configurazione standard da 799$, il Mac mini col suo hd da 5.400 rpm ci ha messo più di tre volte la medesima quantità di tempo per copiare e decomprimere i file di test rispetto al Mac mini BTO con Fusion Drive. Il Mac mini BTO era in effetti più veloce del MacBook Pro Retina in alcuni test, come per esempio nell’importazione in iPhoto, iMovie ed Aperture. Ma nella copia dei file e nei test di decompressione il MacBook Pro Retina col suo storage flash “puro” se la cavava meglio del Fusion Drive.

Ars Technica:

Non ci sono opzioni da configurare, niente impostazioni da regolare, e -ad occhio- nessun modo per l’utente di decidere quali dati vanno dove. Il volume FD è un volume singolo, ed è il suo sostrato Core Storage a indirizzare tutti gli IO prima alla SSD. I nuovi file vengono salvati in modo trasparente sul lato SSD del FD, così come le nuove applicazioni che installi. Tutto va prima sulla SSD. Il Fusion Drive non è progettato per soddisfare le esigenze degli esperti di tecnologia, o di quelli che hanno già una SSD e un disco rigido nel loro Mac, di quanti usano symlink delle librerie iTunes o iPhoto sulla SD, coi dati reali ospitato su HD. […] Chi si diverte a controllare meticolosamente quali file vanno e dove, di sicuro non amerà l’approccio faccio-tutto-io del Fusion Drive. Il Fusion Drive non è progettato per essere gestito o personalizzato. È un po’ l’approccio di Time Machine, che ha portato il backup a quanti altrimenti non si sarebbero preoccupati di farlo. La presentazione è molto in stile Apple, senza interruttori da premere.

 Questo significa che se sul computer vi sono meno di 110GB di dati, allora il disco rigido non viene nemmeno toccato. Invece, per la gestione di Boot Camp scopriamo che è sì compatibile con Fusion Drive, ma solo nella porzione hard disk. La SSD rimane solo a vantaggio di OS X.

[via Melablog]

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