PC e Mac: la differenza di vendite è ai minimi storici

Un nuovo studio condotto dalla Asymco rivela che, se da una parte i PC hanno venduto sempre in modo significativamente migliore rispetto ai computer Mac, dall’altra dopo un picco raggiunto nel 2004, tali vendite sono precipitosamente scese a vantaggio di Apple e ora la differenza è ai minimi storici.

Il quadro della Asymco evidenza due fattori molto importanti: da una parte la crescente popolarità dei Mac, dall’altra il declino dei desktop PC tradizionali.

Anche durante l’anno di debutto del Macintosh (1984), le macchine DOS (Windows non era stato ancora creato) superarono le vendite dell’elegante computer Apple di ben 4 volte. Durante gli anni ’80 Microsoft risucì addirittura a vendere 15 volte in più rispetto ai computer della Mela, anche se Apple riuscì ad arginare tale differenza nei primi anni ’90 grazie ad una serie di Mac meno costosi, ad un nuovo sistema operativo e al lancio dei primi computer portatili.

La fine degli anni ’90 è stato un periodo difficile per la società di Cupertino, in parte a causa dell’introduzione di Windows 95 e Windows 98, due sistemi operativi che gli utenti apprezzarono sia per il basso costo sia per la loro qualità. Nel 1995 la differenza di vendite tra PC e Mac era di 8:1. L’anno seguente la distanza è aumentata ed è arrivata a 15:1, per poi arrivare addirittura al 32:1 nel 1998.

Il ritorno di Steve Jobs in Apple e l’introduzione degli iMac hanno aiutato l’azienda a risalire pian piano nel 1999, arrivando alla differenza di 27 a 1, ma il rilascio di Windows XP nel 2001 e di diversi computer a basso costo ha fatto arrivare i PC al suo picco storico nei confronti dei Mac: nel 2004 la differenza era di 56 a 1 (182,5 milioni di PC, contro 3,25 milioni di Mac).

Il 2005 ha segnato l’inizio di un declino generale delle vendite dei PC, declino che continua ancora oggi a causa di diversi fattori. Un mercato business che aveva raggiunto la saturazione, una insoddisfazione generale per le nuove versioni di Windows e la preferenza verso i computer portatili dove Apple aveva saputo realizzare ottimi dispositivi.

Il 2005 ha però segnato anche il perfezionamento della linea iPod da parte di Apple e la disponibilità di iTunes per Windows, che fece aumentare notevolmente le vendite dei lettori MP3 della Mela creando il cosiddetto effetto “alone”: se questo iPod funziona così bene perchè non proviamo un computer Apple? Nello stesso anno venne rilasciato l’ottimo OS X Tiger e vennero prodotti i primi computer Apple con chip Intel, che poi sarebbero stati rilasciati nel 2006. Nel 2005 si passà dalla distanza di 56 a 1, a quella di 44 a 1. In un solo anno.

Da quel momento il calo delle vendite di PC è stato drammatico, e Microsoft veniva vista sempre più come un’azienda “fuori moda” e seriosa. Apple ha invece spinto molto sul marketing e anche il lancio di iPhone e iPad hanno contribuito a far conoscere il marchio e far acquistare sempre più iMac e MacBook.

Grazie a questi fattori, e a computer di ottima qualità, oggi la differenza tra PC e Mac è di nuovo ai minimi storici, come quel lontano 1985: 20 a 1. Se poi inseriamo anche l’iPad nel conteggio (volendolo forzatamente definire un piccolo computer portatile), la differenza passa ad un misero 6 a 1.

Infine, se includiamo tutti i dispositivi Windows (computer, tablet, smartphone) e tutti i relativi prodotti Apple (Mac, iPad, iPhone) la differenza scende a 2:1.

Il successo di Apple dovrebbe continuare nei prossimi anni, grazie al fatto che la società ha una posizione finanziaria che le consente di crescere ulteriormente, di negoziare prezzi migliori con i fornitori, di investire in ricerca e di creare prodotti sempre innovativi. Apple ha infatti saputo diversificare la sua offerta, e ora è leader incontrastata nel mercato dei tablet, in quello dei lettori Mp3 ma anche in quello della musica digitale, degli ebook e delle app mobile, oltre ad avere un ruolo di primissimo piano nel campo degli smartphone.

Secondo Asymco Apple dovrebbe pareggiare i conti con Microsoft entro uno o due anni, malgrado l’azienda di Redmond si stia muovendo bene con la presentazione di nuovi prodotti (Surface) e sistemi operativi (Windows 8). Inoltre, la società di Cupertino ha guadagnato in questi anni anche un vantaggio psicologico che potrebbe perdurare in maniera permanente, in primis con la perdita del concetto di egemonia che prima apparteneva a Microsoft e che ora è stato perso a causa di diversi fattori, come ad esempio Firefox nel campo dei browser, Android e Google in altri ambiti, il fallimento dello Zune per contrastare l’iPod e un brand, quello di Apple, considerato più moderno.

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