Lion, il nuovo OS di Apple, scaricabile solo da Mac AppStore: alcuni motivi per cui non ci sembra esattamente una buona idea

Da qualche tempo si legge su vari siti, italiani e stranieri della possibilità che Apple decida di cambiare il metodo con cui aggiornare i suoi sistemi operativi; parliamo dell’aggiornamento ad iOS5 che potrebbe avvenire over-the-air ma soprattutto della paventata possibilità di rendere disponibile Mac OS X 10.7 Lion solamente attraverso il download da Mac AppStore. Dobbiamo confessare che, almeno per ora, questa soluzione ci lascia -e non solo a noi– qualche perplessità.

Probabilmente verremo accusati di essere tradizionalisti, legati al passato e non al passo con i tempi, ma temiamo che il download di un sistema operativo completo potrebbe portare qualche grattacapo non solo agli utenti ma anche ad Apple stessa. Certo, fino ad ora tutte le beta di Lion sono state rese disponibili agli sviluppatori via download, ma concorderete che una cosa è un ristretto numero di utenti esperti e un’altra cosa è l’intera (o quasi) mole di utenti di Mac OS.
Ma vediamo nello specifico alcuni punti critici.

Alcuni utenti potrebbero preferire una installazione “pulita” (in sostanza su di un disco formattato … pardon, inizializzato) piuttosto che installare Lion su un pre-esistente Snow Leopard; conveniamo anche noi che i problemi di conflitti tra drivers, applicazioni e quant’altro sono generalmente appannaggio di altri sistemi operativi (!), ma l’idea di installare un sistema operativo completamente nuovo su di un Mac “come nuovo” è innegabilmente più attraente. La soluzione sarebbe re-installare Snow Leopard da DVD (inizializzando il disco fisso), aggiornarlo e poi scaricare Lion da Mac AppStore; insomma una doppia installazione … non proprio lineare; non esattamente compatibile con la filosofia di Apple.

Immaginiamo poi di avere qualche problema durante il processo di installazione, magari perché qualcuno ha deciso di far partire contemporaneamente la lavastoviglie e lo scaldabagno facendo scattare il salvavita, o magari perché può capitare -raramente- che qualcosa vada storto e il processo si inceppi.
Poco male, ho il mio DVD, riavvio l’installazione; poca perdita di tempo.
Ah no, non esiste il DVD; allora devo trovare il DVD di Snow Leopard, installare il vecchio OS, scaricare ed installare tutti gli aggiornamenti e finalmente scaricare e installare Lion. Una sola parola: ridicolo.

Ma ancora: capita anche ai Mac Users di voler dare una rinfrescata al proprio Mac; seppur di rado e specie per i più smanettoni, dopo anni di utilizzo e migliaia di applicazioni messe e levate, inizializzare il disco rigido e reinstallare il sistema operativo può dare nuova vita al nostro Mac (intendiamoci, non che lo si debba fare due volte all’anno come per altri OS); anche in questo caso, l’assenza del DVD ci obbligherebbe ad una doppia installazione, o meglio installazione/aggiornamento/installazione; anche in questo caso: ridicolo.

E se dopo aver usato per qualche tempo Lion ci acorgiamo che ci serve una partizione differente per installare Windows su Boot Camp? Tre alternative; la prima: abbiamo preventivamente buttato alle ortiche una ventina di Giga (prima o poi Boot Camp mi servirà); la seconda: impazzisco un po’ con defrag e Utility Disco (senza troppe garanzie di riuscire ad ottenere quello che mi serve); la terza: re-installo Lion … meglio: installazione/aggiornamento/installazione. Ridicolo (forse l’abbiamo già detto).
Peraltro ricordiamo che per avere Windows su Boot Camp servono alcuni driver forniti con il DVD di installazione di Snow Leopard e non sempre disponibili in rete.

Da ultimo, ma tutt’altro che trascurabile, aggiungiamo che questo progetto in Italia si scontrerebbe anche con un altro grosso problema: quello del Digital Divide; non dimentichiamo che, come detto più volte (l’ultima qui), in Italia la diffusione della banda larga è ancora piuttosto scarsa, e molti nostri connazionali sono ancora oggi costretti a navigare il web con delle connessioni analogiche!

Per questo è difficile immaginare che Apple non decida quantomeno di rendere opzionale l’acquisto di Lion su un supporto diverso. Con buona probabilità potremo scaricare Lion da Mac AppStore e scegliere se avere anche una copia di sicurezza su DVD o su chiavetta USB (pagando qualcosina in più …), e per quanto detto riteniamo che solo un utente poco avveduto o male informato potrebbe decidere di non sfruttare questa opportunità.
A onor del vero c’è un’altra possibilità: ammesso che il processo di download e di installazione sia andato a buon fine, potremo sempre creare noi stessi un DVD di installazione attraverso Utility Disco, ma converrete con noi che si tratta di una operazione non proprio alla portata di tutti gli utenti, anche se si potrebbe immaginare una sorta di Wizard appositamente scritto da Apple per aiutarci a creare in pochi passi il nostro DVD.

Insomma, conoscendo Apple sappiamo che non fa le cose a caso; forse a giugno, in occasione dell’Apple Worldwide Developers Conference sapremo qualcosa di più, ma per questa estate siamo certi che potremo avere Lion facilmente, comodamente e soprattutto senza “ridicolaggini” varie.
E se ancora non vi avessimo convinti che la soluzione del download -così come appare ora e senza alternative come quelle che abbiamo esposto poco sopra- è difficilmente percorribile, aggiungiamo che, se non ci fa difetto la memoria, i primi a proporre questo metodo per aggiornare il proprio sistema operativo furono quelli di Microsoft, per il passaggio da XP a Vista. Serve altro?
Adesso sta a voi dirci quello che pensate.

 

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