I dirigenti Apple parlano dei giochi su Mac, dell’addio a Intel e di tanto altro

I dirigenti Apple hanno parlato dei nuovi chip M2 e della situazione gaming su Mac.

Dopo il rilascio dei Mac mini e dei MacBook Pro con chip M2 Pro e ‌M2‌ Max, il platform architecture VP di Apple Tim Millet e il product marketing VP Bob Borchers hanno rilasciato un’intervista a Matthew Panzarino di TechCrunch per discutere della nuova tecnologia, della transizione da Intel, del futuro dei giochi su Mac e altro ancora.

MacBook Pro 14 M2
Millet ha detto che, dopo il lancio dei chip M1, Apple non voleva creare una nuova generazione di processori con punti percentuali di guadagno volta per volta. Invece, l’intento di Apple era spingersi ai limiti della tecnologia il più lontano possibile.

La famiglia M2 ora mirava davvero a mantenere quella posizione di leadership spingendosi, ancora una volta, ai limiti della tecnologia. Non pensiamo ad un aumento del 20% e a come distribuirlo su tre anni, ma lavoriamo su come ottenere guadagni incrementali il più velocemente possibile. Vogliamo farlo in un anno e lo abbiamo fatto. Non è quello che succede nel resto del settore.

Borchers ha affermato che, spostando internamente la progettazione dei chip Mac, Apple è in grado di riunire la parte dei processori, il software e l’hardware senza fare affidamento su fornitori esterni. Essere in grado di lavorare a fianco dei progettisti, del team hardware e del team software “fa la differenza nella capacità di Apple di aggiungere cose che contano ai Mac”.

Mac mini M2 Pro

Sul tema della precedente partnership di Apple con Intel, Millet e Borchers hanno elogiato la volontà dell’azienda di soddisfare le esigenze di Apple, con Millet che ha anche suggerito che il rapporto tra le due società alla fine ha avvantaggiato i concorrenti di Apple.

Intel è stato un ottimo partner negli anni in cui abbiamo venduto Mac con processori Intel. Erano molto reattive; in realtà erano davvero ispirate dalla direzione in cui Apple le ha spinte. E penso che i nostri prodotti abbiano beneficiato di questa interazione. Naturalmente, anche i prodotti dei nostri concorrenti a volte hanno beneficiato di questa interazione e delle nuove tecnologie realizzate da Intel anche su spinta di Apple”.

Per quanto riguarda i giochi su Mac, Borchers afferma che Apple ritiene che la situazione stia migliorando con ogni rilascio di chip della serie M. Ha detto che Apple sta aggiungendo nuove API ed espandendo Metal con Metal 3, quindi c’è un’enorme opportunità per i produttori di giochi.

Apple ha in programma di continuare a migliorare le configurazioni dei chip avendo come obbiettivo quello di mettere sempre più al centro i giochi, con Millet che ha affermato che l’azienda sta portando avanti una lunga visione sulla trasformazione del Mac in una piattaforma di gioco.

La storia inizia molti anni fa, quando stavamo immaginando questa transizione. I giocatori sono un gruppo serio. E non credo che inganneremo nessuno dicendo che da un giorno all’altro renderemo il Mac una grande piattaforma di gioco. Abbiamo una visione lunga su questo.

Millet aggiunge che Apple sta lavorando per costruire una base di potenti GPU. Apple vuole che l’intera gamma Mac abbia GPU molto capaci, dal MacBook Air al Mac Studio con M1 Ultra. Il dirigente crede inoltre che gli sviluppatori non si siano ancora adattati ai chip della serie M. “Gli sviluppatori di giochi non hanno mai visto 96 gigabyte di memoria grafica a loro disposizione come su ‌M2‌ Max. Penso che stiano cercando di capirci qualcosa, perché le possibilità sono insolite per il settore”.

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