I nuovi modelli di MacBook Pro annunciati da Apple utilizzano una porta HDMI 2.0 invece del più veloce protocollo HDMI 2.1, limitando fortemente il throughput ai display esterni.
Dopo ben cinque anni, il MacBook Pro di Apple supporta nuovamente l’uscita video digitale tramite una porta HDMI, consentendo connessioni a display esterni, TV e altre apparecchiature. Con i modelli precedenti, invece, era richiesto l’utilizzo di un dongle esterno.
Purtroppo, lo sviluppatore di Tapbots, Paul Haddad, ha notato che i nuovi MacBook Pro da 14 e 16 pollici si basano su HDMI 2.0 e come tali sono in grado di supportare solo un singolo display 4K con una frequenza di aggiornamento di 60Hz. Lo standard HDMI 2.1, rilasciato nel 2017, è in grado di gestire larghezze di banda fino a 48 gigabit al secondo, sufficienti per supportare display 4K fino a 120Hz. Il motivo di questa scelta da parte di Apple non è chiaro, anche se alcuni ipotizzano che la colpa sia delle larghezze di banda del bus dei chip M1 Pro e M1 Max.
La specifica HDMI 2.1 è stata presentata a novembre 2017 con supporto per contenuti HDR dinamici, risoluzione 4K a 120 fotogrammi al secondo, risoluzione 8K a sessanta fotogrammi al secondo e altri vantaggi. Non è chiaro perché il MacBook Pro abbia solo la HDMI 2.0, ma è probabile che la scelta di Apple sia legata alla larghezza di banda e alla memoria, considerando i requisiti Thunderbolt e della ricarica MagSafe che funge da quarta porta Thunderbolt.
Oltre alla singola porta HDMI, i nuovi MacBook Pro da 14 e 16 pollici sono dotati di tre porte Thunderbolt 4 che possono essere utilizzate per la ricarica, DisplayPort e trasferimento dati fino a 40 Gb/s con periferiche Thunderbolt 4 o USB 4 compatibili. Vi ricordiamo che i nuovi modelli supportano fino a quattro monitor esterni, a seconda del chip scelto in fase di configurazione, tramite collegamento Thunderbolt.