
Il nuovo MacBook Pro 14″ con M5 non porta novità estetiche, ma ha due assi che contano subito come confermano le prime recensioni: più spinta computazionale e, soprattutto, un sottosistema storage completamente nuovo.
Le prime recensioni e i benchmark in mano confermano il quadro: CPU circa +20% rispetto al 14″ con M4, GPU fino a +35%, mentre l’SSD PCIe 5.0 mantiene la promessa “2×” in scrittura e lettura sequenziali. Anzi, in alcune misurazioni la forbice è leggermente oltre il doppio rispetto al 14″ precedente, avvicinandosi ai valori del vecchio 16″ con M4 Pro.
Quanto è più veloce:
- CPU (Geekbench 6): nel passaggio da M4 a M5 si osserva un incremento intorno al 20% sul 14″.
- GPU (Geekbench 6): il salto grafico si attesta fino a +35% rispetto al 14″ M4 a parità di carico.
- SSD (PCIe 5.0): nelle prove di strumenti come AmorphousDiskMark i read/write risultano poco oltre 2× rispetto al 14″ M4. In pratica, il 14″ M5 colma uno storico divario e si porta sui livelli di throughput già visti sul 16″ con M4 Pro.
La sensazione “sul campo” è che app si aprano e salvino con meno inerzia, esport e import pesanti smaltiscano i picchi con più costanza e, in generale, il sistema stia “meno ad aspettare il disco”.
La CPU/GPU in più si vedono, ma il vero colpo di scena è l’I/O. Ecco dove sentirai la differenza:
- Montaggio e color: ingest 4K/6K più rapido, cache che respira, export meno elastici. Timeline dense scorrono con meno micro-stalli quando si tirano asset da progetti grandi.
- Foto e asset pesanti: anteprime RAW, HDR e panoramiche giganti che si generano e si salvano più in fretta; cataloghi ampi si aprono con maggiore prontezza.
- Coding: build e link su progetti corposi beneficiano dei tempi I/O ridotti; anche toolchain con molte dipendenze e pod spostano meno “sabbia”.
- 3D e simulazioni: meno attese nel caricamento di scene e texture; il pairing con la GPU +35% fa da moltiplicatore.
- AI on-device: modelli locali e embedding si caricano/scrivono più rapidamente, utile per workflow in locale senza cloud.
Vale l’upgrade? Dipende da dove parti:
- Da Intel o M1: salto netto su tutta la linea. Tra CPU, GPU e SSD 2×, è un altra classe di macchina.
- Da M2: conviene se fai video/3D/AI o progetti con tanti asset; l’SSD 2× ti toglie minuti ogni giorno.
- Da M3/M4: valuta con calma. Se il tuo collo di bottiglia è I/O, l’upgrade ha senso. Se lavori leggero e la tua pipeline non satura disco e GPU, puoi attendere.
Non cambiano scocca e porte, ma cambia la parte responsive. Il classico “apri-modifica-salva-esporta” risulta più lineare, con meno pause invisibili.
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