Dimenticate il MacBook Pro “Retina”: ecco l’elenco dei cinque computer Apple più costosi della storia!

Si potrebbe pensare che il nuovo MacBook Pro con Display Retina sia uno tra i prodotti più costosi di sempre nella storia di Apple e non solo. In realtà non è così. Apple non ha mai avuto opzioni economiche per i propri computer, ma nel corso degli anni l’azienda ha cercato di avvicinarsi sempre più alle esigenze dei consumatori per migliorare la diffusione dei propri prodotti. Se siete scettici a riguardo, vi invitiamo a prendere visione della lista dei cinque computer Apple più costosi di tutti i tempi realizzata da Forbes.

Apple Lisa

Prezzo di partenza: 9.995 dollari

Con l’inflazione: 21.600 dollari

L’Apple Lisa è il computer più costoso che sia mai stato prodotto. Lanciato nel 1983, un anno prima del Macintosh originale, Lisa includeva una tecnologia di gran lunga superiore a qualsiasi altro computer venduto a quel tempo ed era molto più capace di un Mac, che ha fatto il suo ingresso nel mercato per soli 2495 dollari (5.200 dollari oggi).

Il prezzo del Lisa era però in parte giustificato. Il computer includeva funzionalità avanzate come la memoria protetta e il multitasking cooperativo, elementi che sul Macintosh sarebbero arrivati dopo diversi anni. Nonostante il prezzo elevato, Apple ha venduto quasi tutti gli esemplari originali di Lisa. Tuttavia il Lisa non fu un successo per l’azienda di Cupertino che poco più tardi introdusse il Lisa 2 che veniva commercializzato al prezzo di 3495 dollari.

Nel frattempo, però, molti clienti erano più interessati al Macintosh che al Lisa 2. La serie Lisa è quindi stata catalogata come uno dei più grandi flop della storia di Apple. Anche dopo aver rinominato il computer in Macintosh XL, la macchina non ha avuto il successo auspicato: Apple alla fine ha dovuto smaltire più di 2.700 esemplari di Lisa invenduti.

Macintosh IIfx

Prezzo di partenza: 9,000 dollari

Con l’inflazione: 14.900 dollari

Dopo il relativo successo del primo Macintosh, Apple ha rilasciato alcuni modelli simili al Mac originale, come il Mac Plus e il Mac SE. Il Macintosh II fu rilasciato nel 1987, non molto dopo l’addio di Steve Jobs.

In modo un po’ confusionario, furono rilasciati diversi modelli del Macintosh II, tra cui il IIx, IIci, IIcx e IIfx. A differenza del primo Mac, questi modelli erano piuttosto costosi, e si allontanavano dalla visione del “computer perfetto” di Steve Jobs, l’all-in-one. Uno di questi era particolarmente costoso: il Macintosh IIfx.

Tra l’altro, mentre il Macintosh II offriva un monitor a colori e poteva essere migliorato dai clienti, l’IIfx era eccessivamente costoso e si rivolgeva ad una classe di utenti “Premium”. Fu soprannominato “perfidamente veloce”, ma ciò non fu sufficiente per garantire il successo. Al IIfx seguì il Mac IIsi, un computer relativamente modesto rispetto all’IIfx.

Apple III

Prezzo di partenza: 4.340 dollari

Con l’inflazione: 11.400 dollari

L’Apple III fu probabilmente il più grande fallimento di Apple di tutti i tempi. Mentre l’Apple II fu un prodotto specifico per i consumatori, l’Apple III venne progettato per le imprese. Visto il prezzo elevatissimo, le aziende lo evitarono, optando per un Apple II o per un clone simile.

L’Apple III fu rilasciato nel 1980, anno in cui il mercato dei computer stava cambiando rapidamente, e i consumatori avevano più scelte che mai in quel periodo. Il cartellino del prezzo Apple III bastava a far distogliere lo sguardo dalla macchina.

Oltre al prezzo elevato, l’Apple III si guastava facilmente. Il computer era pieno di problemi hardware e di compatibilità.

Macintosh Portable

Prezzo di partenza: 6.500 dollari

Con l’inflazione: 11.300 dollari

Il Macintosh Portable non è stato solo il primo laptop di Apple, è stato anche uno dei primi computer portatili ‘consumer’ ad essere rilasciati. Dato che si trattava di un primo tentativo, mancavano un sacco di caratteristiche che molti clienti speravano di poter utilizzate. Queste mancanze venivano in parte giustificate dalla possibilità di trasportare ovunque il computer. Il Macintosh Portable era una macchina mostruosa per l’epoca e questi esemplari potevano davvero essere considerati portatili perché contenevano una batteria.

La macchina era composta fondamentalmente da componenti di computer desktop inseriti all’interno di un contenitore più piccolo. Il Macintosh Portable ha venduto poco e la sua produzione è stata interrotta quando Apple ha rilasciato il primo PowerBook, due anni dopo l’introduzione del Portable, nel 1991.

Il PowerBook fu una profonda evoluzione, specialmente grazie al design elegante e alle dimensioni ridotte.

Twentieth Anniversary Macintosh (TAM)

Prezzo di partenza: 7.499 dollari

Con l’inflazione: 10.140 dollari

Il Twentieth Anniversary Macintosh, meglio conosciuto come “TAM”, fu uno dei più strani prodotti di Apple. Progettato interamente da Jony Ive, potrebbe assomigliare ad un moderno iMac. A differenza dell’iMac, però, era venduto ad un prezzo altissimo. Progettato per essere un computer di lusso, aveva molte caratteristiche insolite per le macchine di quel tempo.

Il computer veniva consegnato a casa dell’acquirente con una limousine e veniva configurato da un dipendente Apple. La zona in cui si poggiavano i polsi sulla tastiera era realizzata in cuoio e presentava un trackpad rimovibile. Si trattava del primo Mac desktop ad introdurre un trackpad. Aveva anche una cassa Bose per un audio di eccellenza, che però molto spesso non funzionava a dovere.

Dal momento che era fondamentalmente un pezzo da collezione, non è raro trovare esemplari di questo computer ancora chiusi nella propria scatola ed in vendita su eBay. Detto questo, il TAM non ha venduto molto. Steve Jobs apparentemente odiava il progetto, e infatti, una volta tornato in Apple, tagliò i prezzi ed interruppe la produzione del TAM assieme a tante altre linee di prodotti.

Via – Cult Of Mac

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