Apple sarebbe pronta ad arrivare al raggiungimento di un accordo con il Dipartimento di Giustizia sulla presunta collusione con gli editori di e-books per la prezzatura dei libri offerti tramite il servizio di iBookstore.
Questa notizia sarebbe stata diffusa da alcune fonti mediante Reuters, e sembra che Apple possa raggiungere nelle prossime settimane un accordo con il Dipartimento di Giustizia statunitense nel tentativo di portare a termine le indagini sulla presunta collusione tra la compagnia e gli editori per il prezzo dei libri pubblicati su iBookstore; in questo senso, Apple sarebbe disposta a far decadere la clausola “most favored nation” che impediva agli editori di offrire i propri e-books su altre piattaforme, come potrebbe essere ad esempio Amazon, a prezzi inferiori rispetto all’iBookstore.
L’accordo in questione, inoltre, potrebbe riabilitare un wholesale model, ovvero un modello all’ingrosso, attraverso cui saranno i venditori a determinare il prezzo di un determinato libro offrendo agli editori una cifra predeterminata ed invariata a prescindere dal prezzo di vendita.
Come vi abbiamo riportato in un nostro articolo di poche settimane fa, l’azienda californiana è stata accusata di aver colluso con 5 importanti editori – Simon & Schuster, Hachette Book Group, Penguin Group, Macmillan e HarperCollins Publishers Inc. – in merito ai prezzi attraverso cui vendere gli e-book su iBookstore: gli editori infatti potevano scegliere arbitrariamente un prezzo, che sarebbe stato adottato come soglia minima, su cui Apple avrebbe ricevuto il 30%; questa strategia non solo permise agli editori di tranquillizzarsi sulla svalutazione dei prezzi operata da Amazon sui Kindle e-books, ma obbligò tutti gli altri ad alzare i prezzi qualora fosse presente la volontà di trattare con Apple.
Se confermata, un cambiamento simile potrebbe portare grandi profitti ad Amazon, ma in attesa di novità, come sempre, provvederemo ad aggiornarvi non appena saranno disponibili ulteriori in merito alla delicata vicenda.