Come già saprete, nel nuovo OS X Mavericks è inclusa la versione desktop di iBooks, il programma che abbiamo imparato ad apprezzare su iPhone e iPad per la lettura dei nostri libri elettronici. Un software semplice e minimale, ma che combinato con OS X offre una potente funzione: può leggere i libri ad alta voce. Vediamo come.
L’avvento degli ebooks, fruibili attraverso dispositivi come il Kindle o app quali iBooks, ha contribuito ad abbattere non poco le spese generali dell’editoria, ed inoltre ha permesso ai lettori di avere rapidamente accesso ai contenuti ovunque si trovino. Il passo successivo, in questa evoluzione, potrebbe essere quello di eliminare la necessità di “leggere” fisicamente il libro voi stessi, facendo in modo che venga letto ad alta voce da parte del sistema.
L’inserimento di funzioni text-to-speech all’interno di dispositivi elettronici non è certo una novità, nemmeno per il mondo dei libri digitali. Amazon offre ormai questo tipo di funzione nei propri dispositivi Kindle da parecchio tempo. Non tutti però utilizzano hardware Kindle per fruire dei propri libri digitali, anzi sembra essere proprio Apple, con il suo iBooks su iOS e ora OS X, a introdurre il maggior numero di utenti nel mondo dell’editoria virtuale.
Un metodo per ottenere in iBooks su iOS una lettura ad alta voce è quello di utilizzare il supporto Voice Over nelle opzioni di accessibilità dei nostri iPad e iPhone. Un sistema che funziona, ma porta con sé una miriade di problemi, perché attiva lo speech in tutto il sistema, risultando per lo più scomodo e irritante.
La decisione di Apple di offrire una versione Mac di iBooks, nativa all’interno di OS X Mavericks, significa che non abbiamo più bisogno di caricare ogni volta i libri sul nostro dispositivo iOS per usare Voice Over. iBooks su Mavericks permette di far sì che il sistema legga il libro per noi in modo semplice e veloce. Per vedere esattamente come è facile utilizzare con questo tipo di funzionalità, basta aprire iBooks e provare di persona.
Prima è necessario fare alcuni preparativi: il nostro Mavericks, di default, infatti, installa un’unica voce “text-to-speech”, quella di Alex, che legge in lingua inglese. La lettura di un libro in italiano da parte di Alex risulterà ovviamente incomprensibile (nonché molto buffa: vi consigliamo di provare, otterrete alcuni effetti davvero comici). E’ quindi necessario scaricare le voci italiane: per farlo, basta andare nelle Preferenze di Sistema e scegliere Dettatura e Voce. Cliccando su Alex e scegliendo “Ad Hoc”, troveremo una sola voce maschile, Luca, e ben 3 femminili: Federica è quella con la voce più acuta, Alice quella più grave, Paola la più classica. Scaricatene una o più, per scegliere la vostra preferita (Alice è la più pesante, oltre 400 Mb, Luca e Paola le più leggere).
A questo punto, lanciare iBooks in Mavericks ed aprire un libro a schermo richiede non più di tre clic. I passi successivi sono semplicissimi: basta scegliere la pagina da cui la voce interna dovrebbe iniziare la lettura, quindi selezionare l’opzione “Composizione” dal menu di iBooks, andare su ‘Voce’ nel quarto settore e infine selezionare ‘Riproduzione vocale’. Fatto! Per interromperla, basterà scegliere “Interrompi riproduzione”. Tutto in due clic.
Avere su Mac un sistema in grado di leggere i libri ad alta voce è un grande caratteristica di iBooks che lo rende molto comodo, ma occorre fare alcune precisazioni. Innanzitutto iBooks non è in grado di sfogliare autonomamente le pagine, per cui un minimo di interazione da parte dell’utente rimane indispensabile. Inoltre il nostro Mac, inevitabilmente, andrà avanti a leggere anche quando non potete ascoltarlo, non c’è modo di mettere la “riproduzione” in pausa o tonare indietro all’istante di un paio di righe, ma bisogna andare ad interrompere la lettura nel menu.
Infine va tenuto conto che la “lettura”, per quanto buona, è effettuata da un software e non da una vera voce: non aspettatevi pertanto il colore e l’interpretazione di un attore professionista o di un audiolibro. Chi vi scrive ha trovato più gradevole e naturale la voce di Alice, sebbene in alcuni punti Federica si sia rivelata più precisa nella pronuncia (ma questo potrebbe essere un caso legato al testo di prova). Evitate Luca, invece: l’effetto “il treno è in partenza dal binario nove” è davvero dietro l’angolo…