Il “datagate” è senza dubbio al centro dell’attenzione mediatica di questi ultimi giorni. Per diffendersi dalle accuse, spesso infondate, ricevute dalla stampa, Apple ha deciso di pubblicare un documento ufficiale che fa chiarezza sulla situazione. Quanti dati sono stati divulgati? E per quale motivo?
L’incipit del documento usa parole forti per rassicurare sin da subito il lettore (e utente Apple):
Crediamo che i nostri clienti abbiano il diritto di capire come vengono mantenute le proprie informazioni, e consideriamo nostra responsabilità quella fornire loro la migliore protezione della privacy possibile. Apple ha preparato questo report sulle richieste ricevute dai governi inerenti ad utenti e dispositivi in un’ottica di trasparenza nei confronti dei nostri clienti di tutto il mondo. Questo report offre delle statistiche su richieste collegate agli account dei consumatori e altri report su specifici dispositivi. Abbiamo riportato tutte le informazioni che possiamo legalmente condividere e Apple continuerà a mantenere una trasparenza elevata per le future richieste.
Questo documento contiene diverse informazioni interessanti, tra cui il numero, diviso per Paesi, dei dispositivi e degli account interessati dalle richieste dei rispettivi governi. Per quanto riguarda l’Italia, il numero di account per cui sono state richieste informazioni legali dal governo è di 60 unità; quello dei singoli account è invece di 76 unità. Di questi, solo le informazioni di 18 account sono state divulgate e Apple ha rifiutato di fornire informazioni per 34 account. Tra gli account le cui informazioni sono state divulgate, solo il 37% di essi conteneva, effettivamente, informazioni utili che sono state fornite ai richiedenti.
Il documento completo, intitolato “Report on Government Information Requests”, può essere reperito cliccando qui.