In vista del futuro rilascio di OS X 10.9 da parte di Apple, SlideToMac ha deciso di fornirvi una guida della configurazione e della gestione dei servizi per tutti coloro che vogliono avventurarsi nel mondo della componente Server.
In un uso quotidiano, sicuramente, non molte persone avranno bisogno di utilizzare la parte Server. Può, però, essere utile conoscere tale componente: per chi, ad esempio, ha un piccola o media azienda e vuole gestire tutti i portatili e/o desktop in maniera centralizzata. La componente Server, pur avendo infatti dei servizi peculiari per i dispositivi Apple, ingloba in sé dei servizi che possono essere sfruttati anche da macchine Windows piuttosto che “Unix Like”: basti pensare all’assegnazione degli IP in maniera dinamica, ad un mail server ed altro.
Per ovvi motivi, la guida sarà divisa in più articoli: la successione dei vari articoli seguirà un schema logico basato sui vari servizi che possono essere creati in una rete di medie dimensioni. Vedremo, nelle future guide, come gestire un DNS interno, l’utilizzo del DHCP e le prenotazioni, gestione di un Mail Server ed altro ancora. Ma partiamo con questa prima guida.
La prima cosa da fare, ovviamente, sarà quella di accedere al Mac App Store e scaricare la parte Server. Come sappiamo, infatti, dal Lion in poi la casa di Cupertino non ha più sviluppato un sistema operativo separato rispetto alla normale componente client ma ha rilasciato la parte Server come fosse un’applicazione: una volta acquistata ed installata questa andrà ad installare ed attivare i vari servizi che, ovviamente, non sono necessari per la parte client del sistema operativo dei nostri Mac.
Completata la fase di download ed installazione da parte del sistema operativo, l’icona della parte Server sarà presente nella cartella Applicazioni: potremo lanciarla da Applicazioni, ricercarla tramite Spotlight o LaunchPad. Al primo avvio potremo scegliere di amministrare un server remoto (selezionando l’opzione “Altre server…” oppure, come nel nostro caso, scegliere “Continua” per cominciare la configurazione. I passaggi risultano essere molto semplice, ma vediamoli comunque insieme.
Dopo aver accettato la Licenza D’Uso ed aver inserito la password di un utente Amministratore del nostro Mac, dovremo fare la nostra prima scelta. L’applicazione, se così la si vuol chiamare, ci chiederà che tipologia di server installare:
• Network locale: in questo caso, verranno installati i soli servizi, senza configurazione degli stessi;
• Network locale e usando VPN: in questo caso, Server provvedere ad avviare anche i servizi per la VPN e, nel caso si possieda una base AirPort ad effettuarne una configurazione;
• Nome dominio: potremo utilizzare, se in possesso di un dominio internet, utilizzare Server per vari servizi (ad esempio, componente Web ed altro).
Nel nostro caso sceglieremo Network locale: questo perché potremo configurare manualmente tutti i servizi. Ciò non esclude, ovviamente, la possibilità di utilizzare Server come “Nome dominio”: dovremo solamente configurare da soli tutti i servizi. Una piccola precisazione: alcuni servizi, ad esempio Web o VPN, hanno la necessità di essere visibili sul mondo internet questo vuol dire la necessità di un IP pubblico, che non molti ISP offrono.
Scelta la configurazione del Server, dobbiamo assegnare il nome al nostro server: potremo tranquillamente utilizzare lo stesso nome. I due campi visibili nella foto sopra sono di facile comprensione: il Nome Computer sarà visibile dagli altri utenti per una facile ricerca, mentre Nome Host è il nome con cui verrà visualizzato all’interno della rete locale. Indirizzo Network indica, invece, su quale scheda di rete e IP verrà configurato il Server: nel nostro caso, sulla componente WiFi.
Nel caso possediate anche una AirPort Extreme (come nel mio caso) potremo dare la possibilità a Server di gestirla e configurarla: di default l’opzione è abilitata e basterà inserire la password. Consiglio questa opzione per chi non ha dimestichezza con le configurazione delle aperture FireWall sulla AirPort. Il passo successivo sarà quello di abilitare le Notifiche Push: ci occorre un account valido per poterle utilizzare. Le notifiche Push sono necessarie anche per la generazione dei certificati SSl, che potranno essere utilizzate all’interno dei servizi attivi sul Mountain Lion Server. Completata questa parte, siamo finalmente pronti ad accedere a Server, con tutti i servizi disattivi.
Come potete vedere dalla foto sopra, l’applicazione è divisa in diverse sezioni: Airport_Extreme sarà presente, ovviamente, solo nel caso la possediate e, soprattutto, che abbiate deciso di lasciare la configurazione della stessa a Server. Nella sezione Certificati vi consiglio di scegliere un certificato autofirmato, generato precedentemente quando abbiamo abilitato le notifiche Push. Resoconti, invece, ci permetterà di visualizzare tutto ciò che accade sul nostro Server, tramite l’accesso a GUI dei logs di sistema.
Termina qui questa breve introduzione di Moutain Lion Server. Nella prossima guida vedremo come configurare un server DHCP su Mountain Lion Server.
Grazie Marco