Alcuni ex dipendenti di Apple hanno descritto le procedure adottate per evitare la diffusione di informazioni all’esterno della compagnia.
Su Quora sono apparse alcune interessanti discussioni aperte da ex dipendenti Apple in cui vengono descritte le procedure necessarie per mantenere i segreti aziendali:
Tutti i prototipi sono marcati a laser con numeri seriali e tracciati mediante un sistema centrale di tracciamento (chiamato iTrack). Anche la sicurezza fisica è molto importante ed infatti i prototipi devono essere riposti in un luogo sicuro quando non utilizzati. L’accesso ai prototipi è soggetto a restrizioni e l’ipotesi predefinita nell’azienda è che i tuoi collegi non sappiano su cosa tu stia lavorando.
L’accesso fisico ad aree di determinati gruppi (product design, industrial design e reliability) è soggetti a forti restrizioni come accesso tramite badge. Le aree più riservate, come l’Industrial Design Studio, hanno receptionists, videocamere esterne per riconoscere gli ospiti e richiedono la presenza di un accompagno. All’interno di queste aree e gruppi, la conoscenza dei futuri prodotti e l’accesso ai prototipi è diffuso, ma tale informazioni non escono dal gruppo.
Qui di seguito invece una divertente storia riportata da Adam Banks, editor di MacUser UK verso la fine degli anni ’90:
Ero un editor di MacUser (UK) nel 1998 quando emersero dei rumor sull’idea che Apple stesse lavorando si un Mac completamente nuovo. Per una serie di colpi di fortuna diventammo il primo magazine a stampare quella che capimmo poi essere una descrizione piuttosto accurata della macchina che nei mesi successivi sarebbe stata conosciuta come iMac. Ricevemmo i dettagli da qualcuno che lavorava per un sito esterno dove Apple inviò un’unità per i test.
Ora è probabilmente sicuro parlarne. Era il Pentagono.
Queste informazioni quindi permettono di conoscere alcune delle strategie adottate dall’azienda californiana per mantenere tali i suoi segreti, evitando che informazioni vengano diffuse all’esterno.
Fonte: TUAW