Un giudice ha ordinato al CEO di Apple di deporre nel caso “anti-poaching” contro importanti compagnie nel settore della tecnologia.
Come da titolo, il giudice della California Lucy Koh ha ordinato al CEO di Apple di partecipare ad una deposizione di quattro ore in merito al caso “anti-poaching” attualmente in corso verso cinque importanti aziende nel settore della tecnologia, tra cui anche Google e Intel, ma anche Apple. La denuncia a queste compagnie fa riferimento a delle presunte misure “anti-poaching”, che impedivano quindi ad una determinata compagnia di assumere dipendenti di un’altra coinvolta nell’accordo.
Stando a quanto dichiarato dal giudice alcune email interne mostravano dei contatti avvenuti tra i dirigenti delle diverse aziende in cui si affermava che un accordo di questo genere avrebbe giovato in termini finanziari. Attualmente la denuncia è ancora in fase di definizione e potrebbe infatti diventare una vera e propria class action, nonostante il giudice debba ancora esprimere una decisione in merito. Sembra inoltre che i legali dei querelanti abbiano stimato danni pari a centinaia di milioni di dollari, una cifra sicuramente non indifferente.
Al tempo dei fatti Tim Cook vestiva il ruolo di COO dell’azienda, ma il giudice ha comunque ordinato all’attuale CEO di deporre:
Mi riesce difficile credere che un COO non abbia nulla da dire sulla compensazione e sullo stipendio per tutti i dipendenti.
Oltre a Tim Cook, il 20 febbraio verranno anche interrogati Eric Schmidt di Google e Paul Otellini di Intel.
Fonte: AppleInsider