A causa di una serie di incomprensioni, Adobe Creative Suite CS2 sembrerebbe essere stata free per un certo lasso di tempo. Adobe ha chiarito il malinteso.
AGGIORNAMENTO: Nonostante sul sito continuino a comparire, in chiaro, i seriali per la registrazione del prodotto, Adobe smentisce che la suite CS2 sia gratuita né che sia mai stata tale, ammonendo siti come Gizmodo che avevano dato vita al tam tam dei download, forsennati, seppur la suite risultasse essere scaricabile e, addirittura, attivabile con i seriali forniti.
La versione è gratuita solo per i possessori di una precedente licenza del pacchetto, le precedenti online erano attivabili poiché Adobe aveva temporaneamente disattivato la verifica della licenza (motivazione ignota), per cui chiunque scaricasse ora i file online si ritroverebbero la classica release trialware.
Strascichi di fine anno? Qualche bollicina di troppo? Vedremo qualche testa saltare stile Richard Williamson in Apple per Maps? Alle prossime ore l’ardua sentenza.
ARTICOLO ORIGINALE:
Non si dovrebbe mai sindacare su sui regali tuttavia la pietra angolare nel mondo della grafica, del DTP, nell’impaginazione, nell’organizzazione dei propri asset multimediali non è compatibile con i Mac di ultima generazione.
Abbiamo deciso di aprire la news direttamente con la notizia negativa, di estirpare subito il dentino dolorante, in modo tale che il climax di giubilo che si sarebbe creato incensando la qualità della suite Adobe, ed il gesto della compagnia leader nel mondo della grafica su PC e Mac, non finisse demolito e mortificato (purtroppo la nostra è una memoria a breve termine e ricordiamo solo gli ultimi periodi). Quindi, review. In occasione probabilmente del nuovo anno o, la gettiamo lì, per far “saggiare” la bontà dei suoi prodotti quindi riportare alla triste realtà che sui nuovi Mac sia necessario, salvo scappatoie, aggiornare almeno all’edizione successiva per la piena compatibilità, Adobe ha rilasciato gratuitamente la suite Adobe Creative Suite CS2 per piattaforma PC-Windows e Mac.
Distribuita sul mercato nell’aprile del 2005, 8 anni fa quindi, rappresenta il punto di riferimento per chiunque voglia dedicarsi in modo professionale a: fotoritocco (Adobe Photoshop), illustrazione (Illustrator), impaginazione (InDesign) ed organizzazione dei propri media (Adobe Bridge). Il package proposto è l’edizione Standard ma all’epoca fu distribuita anche una versione Premium comprendente il ben noto Adobe Acrobat, lo storico GoLive (che aveva il pregio di supportare i PSD direttamente nella creazione di siti Web) e l’attuale Dreamweaver, dedicato anche quest’ultimo alla realizzazione di siti Web in modo wysiwyg.
La suite è su piattaforma Mac è compatibile con tutti i sistemi in grado, per essere netti, di supportare Rosetta, quindi sistemi PPC ma anche Intel che non abbiano a bordo Lion, Mountain Lion o versioni minori successive (in quanto su quest’ultimi l’emulazione Rosetta per l’ambiente Classic è stata rimossa).
A partire da questa pagina è possibile scaricare i pacchetti necessari all’installazione come nell’immagine di cui sopra comprendenti, di fianco, anche il codice seriale che abbiamo nascosto, da inserire in fase di installazione e validare online usando il proprio account Adobe (crearne uno è rapido e gratuito).
Piu’ in dettaglio, dimensioni e tempistiche per il download nella tabella a seguire:
Come fare, quindi, per non lasciarsi scappare questa opportunità avendo tuttavia un Mac con a bordo uno degli OS non supportati? Le soluzioni sono varie… la prima è quella di ricorrere a BootCamp e scaricare la versione PC-Windows che, secondo alcuni, gira bene anche su Windows 7 a 64Bit l’altra quella di utilizzare Wine per eseguirla ma in tal modo il calo prestazionale sarebbe notevole lavorando su file di grosse dimensioni e la terza è quella di installare una macchina virtuale con a bordo Windows e lanciarla al proprio interno, evitando, in questo modo, di “uscire” da OS X.
Nonostante questo “handicap”, ringraziamo Adobe per l’iniziativa augurandoci che anche altri produttori possano seguirne le orme, in modo tale da rendere accessibili a tutti software con licenza, in particolare a quei piccoli studi grafici che a stento riescono a comprarle, le licenze.