E’ passato quasi un anno dalla scomparsa di Steve Jobs ed oggi Forbes ha pubblicato una serie di storie inedite sulla sua vita e stile di leadership.
Come già accennato, dunque, Forbes ha condiviso pubblicamente una serie di storie interessanti sulla vita di Steve Jobs in un articolo intitolato “Untold Stories About Steve Jobs: Friends and Colliges Share Their Memories.” Com’è possibile intuire dal titolo, le storie sono state messe insieme grazie a delle dichiarazioni degli amici e dei collegi dello stesso co-fondatore di Apple, per cui si tratta in questo caso di aneddoti forniti da persone che hanno avuto la possibilità di vivere a diretto contatto con Jobs.
Una riguarda in particolare gli Apple Store e l’ossessione di Jobs per la cura ed i dettagli dei suoi punti vendita. Jobs infatti preferiva ad ogni altra soluzione pavimentazioni bianche per i propri negozi, arrabbiandosi non poco dopo la realizzazione dello store, per un dettaglio in particolare: i pavimenti erano eccessivamente soggetti a macchie nere causate dalle scarpe:
Il design dello store che sembrava così ottimo su carta non riuscì a reggere il confronto con l’uso del mondo reale. I muri mostravano ogni impronta ed i pavimenti erano segnati da macchie nere causate dalle persone impegnate a preparare il negozio per l’inaugurazione.
La rabbia per quanto accaduto spinse Jobs a non voler neanche uscire per parlare con i giornalisti, salvo poi essere convinto in un secondo momento:
Riuscirono a convincere Jobs ad uscire e la tenda venne fatta cadere davanti al piccolo gruppo di reporters. Quando vidi il pavimento, mi girai immediatamente verso Jobs, in piedi vicino a me, e gli chiesi se fosse stato coinvolto in ogni aspetto del design.
Rispose di sì. “E’ ovvio che chiunque avesse progettato il negozio non avesse mai pulito un pavimento nella sua vita,” gli dissi. Mi fisso e uscì.
Successivamente Steve Jobs ordinò a tutti i designers di tornare al piccolo punto vendita e di passare la nottata su mani e ginocchia per pulire la superficie bianca. Naturalmente Apple decise in un secondo momento di modificare la pavimentazione nei negozi.
Un altro interessante aneddoto è stato raccontato dall’ingegnere del software Randy Adams, secondo cui Jobs lasciò intenzionalmente Gates ad aspettare nella lobby di NeXT:
Lo vedevo seduto nel suo cubicolo, non molto occupato. Ma non si alzò né chiamò Gates. Infatti lo lasciò aspettare nella lobby per un’ora. Questo la dice lunga sulla loro rivalità.
Sempre Randy Adams ha condiviso una storia in particolare sulla passione di Jobs per le auto da corsa. Nel 1985 entrambi guidavano una Porsche 911 ed un giorno Jobs disse ad Adams nel suo ufficio presso NeXT che dovevano immediatamente nascondere le auto di lusso dall’uomo d’affari Ross Perot di Texas, che finì per investire 20 milioni di dollari nella startup di Jobs:
Randy, dobbiamo nascondere le Porsche. Ross Perot sta arrivando e pensa di investire nella compagnia, e non vogliamo che creda che abbiamo tanti soldi.
Successivamente spostarono le auto dietro il retro degli uffici di NeXT a Palo Alto e, come già accennato, Perot investì 20 milioni di dollari nell’azienda nel 1987, occupando un posto nel consiglio.
Un’altra storia, riportata da iDownloadBlog, riguarda invece un commento di Marc Andreessen durante una cena privata pochi mesi prima dell’annuncio dell’iPhone. Dopo che Jobs lo portò su un tour in merito alle features del suo prototipo personale di iPhone, Andreesen affermò:
Cavolo, Steve, non pensi che sarà un problema non avere una tastiera fisica? Le persone davvero non avranno problemi nello scrivere direttamente sullo schermo?
Jobs rispose:
Ci si abitueranno.
Questi sono comunque solamente alcuni degli aneddoti, per cui chiunque volesse leggere l’articolo integrale pubblicato da Forbes può recarsi direttamente sulla pagina ufficiale a questo indirizzo.