La storica softco che esordì proprio su Mac nel lontano 1985 con MiniCad, rende disponibile per gli addetti ai lavori nel nuova versione del suo software per la progettazione e ed il disegno di ambito CAD 2D e 3D.
Sono ben 28 le candeline accese da Nemetschek Vectorworks per festeggiare, con un solo anno sabbatico nel 1992, il rilascio di ogni versione aggiornata del suo software principe per il disegno assistito su Mac, in origine noto come MiniCAD e successivamente ribattezzato nel ben meno “riduttivo” Vectorworks.
Il cambio di passo sul nome possiamo dedurre sia stato reso necessario per valorizzare il gran numero di funzioni implementate in Vectorworks, di gran lunga superiori a qualsiasi applicativo CAD non opportunamente “carrozzato”, e la versatilità nell’essersi reso disponibile anche su altre piattaforme, come quella microsoftiana. Nell’edizione 2013 presentata la scorsa settimana, gli sviluppatori hanno svecchiato molte delle funzioni core del programma, puntando in particolare l’attenzione sul motore di rendering che ora è in grado di sfruttare l’immagine potenza computazione offerta dalle GPU di ultima generazione.
Le novità, si accennava, sono oltre 80 spalmate in tutti gli ambiti toccati dall’applicativo, quindi in grado di essere notate ed apprezzate tanto dai progettisti quanto dai modellatori sia in ambiente bidimensionale sia nel piu’ accattivante ambito 3D ma dal calderone spiccano:
- La migliore interoperabilità fra file, ovvero una gestione piu’ completa e flessibile dei formati supportati sia in fase di esportazione sia di importazione nei formati IFC, DWG / DXF e ODBC. Per quanto concerne invece la compatibilità con i 3DM (Rhinoceros), DWF, FBX, COLLADA e gbXML è ora possibile contare su un modulo maggiormente specializzato nonché (novità) avere un canale diretto con i database dinamici ed essere istantaneamente aggiornati sulle modifiche apportate.
- Funzionalità BIM rivedute ed ampliate: il BIM (Building Information Modeling) sta lentamente soppiantando il mero CAD, “rivelando una concezione tesa ad utilizzare un modello informativo tridimensionale del progetto dal quale sia possibile estrarre tutte le informazioni necessarie in ogni fase della progettazione, da quella architettonica (la rappresentazione fotorealistica per la V.I.A., le visualizzazioni virtuali per il cliente, ecc…) a quella esecutiva (strutture, impianti tecnologici,ecc…) ed infine a quella gestionale (computi metrici,distinte fornitori, ecc…)” ed in casa Nemetschek ne hanno piena coscienza per questo hanno implementato nuovi set di strumenti come “Crea oggetto Auto-ibrido” per la conversione di modelli 3D complessi in oggetti bidimensionali, il potenziamento degli oggetti Porta e Finestra, per l’edizione Architect, o l’oggetto Tetto, che ha subito un massiccio intervento, presentandosi ora rinnovato grazie all’adozione del kernel di Parasolid per la sua modellazione.
- Miglioramenti nel 3D: in aggiunta alla corpora rivisitazione dell’engine per il rendering, sul fronte della modellazione sono disponibili nuovi strumenti e modalità di interazione come ad esempio quella “Volume di sezione” per avere un quadro dettagliato sugli oggetti complessi o della nuova modalità di visualizzazione per la navigazione 2D e 3D che risente in modo notevole della fluidità apportata con il citato engine di rendering. Interessante anche la modalità “Full screen Perspective Project” in grado di fornire un “colpo d’occhio” sul progetto.
- Strumenti per il Rendering: tra le novità piu’ importati c’è la modalità “Non-blocking Renderworks Rendering” che permette di continuare a lavorare mentre il programma, rigorosamente in background, esegue il rendering dei job assegnati; l’uso di librerie con texture ad alta risoluzione sviluppate da Arroway per legno, pietre, cemento ed altri materiali; sul fronte del realismo, invece, un è stato fatto un netto passo avanti invece per la resa del cielo e del sole grazie all’implementazione di un nuovo shader e all’adozione di un sistema di illuminazione piu’ naturale;
- Efficienza migliorata: in questa sezione le aspetti toccati vanno dal supporto per i tratteggi di linea personalizzati alla funzione Hyperlink (è possibile creare collegamenti negli oggetti presenti nella scena che rimandino, ad esempio, a siti Web o documenti locali) passando per la possibilità di ridurre la visualizzazione delle classi (funzione collapse) al plug-in messo a punto per Explorer, il “gestore risorse” di Windows, con cui ad esempio è possibile avere le miniature con le anteprime dei formati proprietari Vectorworks.
- Entertainment Design: voce dedicata per l’illuminazione e la creazione di superfici a specchio (caratterizzanti, ad esempio, le avveniristiche strutture con rivestimento di pannelli a specchio) grazie ad un motore di elaborazione completamente rivisto, in grado di offrire prestazioni velocistiche 10 volte superiori a quello presente nell’edizione 2012 nonché un piu’ ampio set di strumenti per la gestione.
Vectorworks 2013 è al momento disponibile solo in lingua inglese ed acquistabile sullo store online della compagnia nell’edizione “Vectorworks Fundamentals 2013 with Renderworks” alla modifica cifra di 2.245,00 dollari mentre in Italia sarà distribuito, completamente localizzato, da VideoCOM probabilmente da metà ottobre (dopo la presentazione ufficiale al MadeExpo (17-20 ottobre 2012, Milano) e al SAIE (18-21 ottobre 2012, a Bologna).
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