L’integrazione tra dispositivi, ecco il valore aggiunto dei prodotti Apple

Apple, Android, Mac e PC, tutti dispositivi che, in un modo o nell’altro, chi più chi meno, hanno contribuito ad innalzare il livello tecnologico delle nostre vite. Scuole di pensiero diametralmente opposte che danno luogo a straordinari dispositivi quali iPhone, iPad, iMac, Galaxy, Nexus solo per citarne alcuni. Tutti conoscono il design Apple, ma il vero valore aggiunto dei prodotti Made in Cupertino potrebbe rilevarsi un altro: l’integrazione.

Non voglio cadere nel facile e, permettetemi, sterile, confronto tra iOS ed Android, o nel mai troppo vecchio “Hello I’m a Mac, Hello I’m a PC”, ma semplicemente sottolineare un grande aspetto che ha contribuito negli ultimi tempi a rendere altrettanto grandi i prodotti Apple a partire dall’iPhone passando per l’iPad per finire ovviamente ai vari modelli di Mac e OS X Mountain Lion.

No, non stiamo parlando di processori 4-Core, display ad elevata risoluzione, dispositivi sempre più leggeri e sottili ricchi di funzionalità (talvolta discutibili) o di GB di RAM, ma di un grande valore aggiunto che accomuna tutti i dispositivi Apple: la loro facilità di utilizzo e l’elevata integrazione.

L’integrazione tra dispositivi è da sempre stato uno dei punti focali del business Apple. Chi di voi ha potuto leggere la biografia del buon Steve Jobs, avrà notato come dispositivi quali gli iMac ed applicazioni quali iTunes siano nati anche con l’intento di creare un primo Hub multimediale che potesse integrare vari dispositivi prodotti da Apple stessa o da produttori di alto calibro.

Integrazione facile, immediata o come disse Jobs presentando iCloud al grande pubblico… “Just works”, pronta per l’utilizzo. Questo è il grande valore aggiunto che, sino ad ora solo Apple è riuscita a garantire sia a livello di funzionalità che di praticità.

Ovviamente anche i principali concorrenti quali Google hanno provato replicare, con le proprie idee, quanto proposto da Apple, tuttavia solo la casa Californiana ha attualmente la capacità e la possibilità di integrare in modo completo e semplice i suoi prodotti. Il sistema chiuso ed il totale controllo di Hardware e Software, tanto amato e voluto da Jobs adesso come in passato, si è rilavato in questo una caratteristica di primaria e fondamentale importanza.

Tale capacità ha consentito ad Apple, tramite un semplice Apple-ID (creato alla prima accensione di iPhone, iPad o Mac) di permette agli utenti la sincronizzazione di Immagini, Documenti, Preferiti e Tab di Safari, Elenco letture, Pagine off-line, Contatti, Calendari, Musica, Film, Podcast, Applicazioni, Libri, Email, Promemoria, Note ed altri servizi quali “Trova il mio iPhone/Mac”, dati di applicazioni terze tra tutti i dispositivi siano essi Mac, iPhone, iPad o iPodTouch.

In aggiunta, all’elenco precedentemente citato, in continua evoluzione, si aggiunge la praticità e la semplicità di utilizzo di tutte queste funzionalità. Non serve alcuna impostazione, non si sente la necessità di controllare ogni aspetto di tale sistema (e nemmeno si può in effetti). Basta una nome utente, una password impostati su tutti i propri dispositivi. iOS e OS X ML faranno il resto. un’altra volta… “Just Works”

Per chi si fosse appena affacciato al mondo Apple, un piccolo esempio, forse stupido e banale di utilizzo potrebbe essere proprio la modalità con cui sto scrivendo tale articolo. Venerdì ho iniziato la prima bozza “comodamente” seduto sul treno verso Varese munito del mio iPad. Sono arrivato a casa ed ho potuto completare il lavoro direttamente dal mio MacBook semplicemente aprendo Pages e sfogliando all’interno di iCloud come se fosse, di fatto, uno dei tanti documenti sul mio HD. Ieri ho potuto completare l’ultima rilettura e correzioni direttamente dall’iPad. Questo è solo un semplice esempio dei 1000 che potrebbero essere citati.

Questa è l’integrazione.

iOS, OS X, due sistemi estremamente diversi (almeno in partenza) che negli ultimi anni si sono scambiati funzionalità, hanno condiviso contenuti, hanno imparato a dialogare tramite la rete, il tutto con la classica “User Experience” che solo Apple sa garantire. Alcune di queste funzionalità sono ovviamente disponibili, in modi alternativi (ma forse ugualmente validi) sugli altri dispositivi. Anche con Android si possono condividere contatti, calendari tramite il proprio Account Google, si possono sincronizzare i preferiti tra Browser…. ma non con la stessa semplicità ed immediatezza.

iCloudAirPlayiTunesMatch tutti servizi che sfruttano le migliori qualità non di un dispositivo, ma di un set di dispositivi collegati tra loro da un filo invisibile che, non importa come, ma semplifica numerose operazioni quotidiane. Non importa sapere come, siamo solo tutti sicuri che tale sistema “Semplicemente Funziona”.

 

NovitàAcquista il nuovo iPhone 16 Pro su Amazon
Editoriali