Giocando d’anticipo rispetto al competitor Parallels, VMware rende disponibile sul mercato la quinta incarnazione del suo virtualizzatore per Mac ma tra innovazioni e migliorie c’è anche qualche mezza verità…
Dopo aver sapientemente distillato quanto, sarebbe da iniziare dalla fine, con l’abile marketing sottostante il lancio di questa quinta release ma abbiamo tutto il tempo per cuocere a puntino quello che, dopotutto, è e rappresenta il software di riferimento della compagnia leader nel mondo della virtualizzazione su PC, per soluzioni enterprise, nel mondo Linux (per gli applicativi commerciali) e… su Mac!
VMWare Fusion 5 giunge decisamente inaspettato, come un fulmine a ciel sereno tra le novità di fine estate perché se nelle ultime settimana la nostra attenzione è stata calamitata dalle notizie diffuse sullo sviluppo del suo diretto competitor, Parallels Desktop for Mac 8, bisogna riconoscere l’abilità di VMWare nell’aver mantenuto sul progetto un silenzio tombale: né leak, nè rumor né tantomeno qualcosa che lasciasse presagire uno stadio di completamento avanzato, tale da determinarne proprio la commercializzazione.
Forse qualcosa avremmo potuto ipotizzare in virtu’ del Big Snow, il VMWare 2012 che si terrà a partire dal 27 agosto: l’evento dovrebbe essere focalizzato sulle nuove strategie cloud della casa ma si sa, quando c’è da caricare, meglio farlo in pompa magna…
VMWare Fusion 5 è stato concepito non solo nell’ottica del “more of the same” ma con la finalità di detronizzare, una volta per tutte, l’offerta concorrente giocando non solo sulle novità e le caratteristiche intrinseche del programma ma anche sulla politica commerciale e, non ultima, un’abile quanto discutibile campagna marketing.
Le novità introdotte con la quinta versione del virtualizzatore sono numerose: VMWare Fusion 5 nasce per lavorare nativamente sotto Mountain Lion e sfruttarne tutte le innovazioni introdotte da Apple ma anche per supportare un set piu’ corposo di OS guest, primo fra tutti l’imminente Windows 8 e la sua innovativa interfaccia Metro (a tal proposito, per inciso, Metro è stata ribattezza “Windows 8“…) ma anche lo stesso Moutain Lion…
… in tutte le sue declinazioni (OS X Mountain Lion, OS X Mountain Lion Server, OS X Lion and OS X Lion Server):
Con Windows 8 il team degli ingegneri VMWare non ha lesinato nulla sia sul fronte delle prestazioni, con l’accelerazione in hardware della sua GUI, sia su quello della compatibilità, abbracciandone le versioni per utenti finali o aziende (Windows 8, Windows 8 Pro, Windows 8 Enterprise):
Le macchine virtuali con Windows 8 possono essere eseguite a schermo intero o in una delle modalità a disposizione con incrementi prestazionali notevoli rispetto alla generazione alle spalle sopratutto per i tempi di riavvio, vero tallone d’Achille degli ambienti microsoftiani almeno fino ad ora…
Restando in tema di performance, pur non avendo dati statistici da mostrare, in quanto i grafici sul sito fanno sempre riferimento ai tempi di boot (avvio o riavvio), lo sviluppatore assicura che questa versione è la piu’ prestante di sempre, plasmata sulle moderne CPU multi-core, sull’architettura a 64bit, sulle estensioni di virtualizzazione piu’ recenti e sulle migliorie apportate dal mondo dei drive SSD tali da rendere l’esecuzione delle macchine virtuali piu’ veloce di quella nativa su PC non di ultima generazione (“VMware Fusion 5 will make running Windows faster than on an old PC“).
Importante e spesso sottovalutato, il consumo energetico su cui sono stati compiuti passi avanti notevoli: rispetto alla revisione 4, Fusion 5 è piu’ parsimonioso e ciò non perché tiri il freno a mano sulle prestazioni ma per via di ottimizzazioni nel codice e in un piu’ sapiente uso delle funzionalità di risparmio energetico degli ambienti “ospitati”…
… passi avanti che confidiamo di poter saggiare quanto prima con una recensione, magari con un confronto serrato con Parallels Desktop for Mac 8.
Tra le novità, che sono oltre 70, segnaliamo: il supporto per l’accelerazione in hardware anche 3D sotto Linux, il supporto nativo per il Retina Display, una gestione migliorata delle finestre per le macchine virtuali, snapshot piu’ performanti e ora in grado di restituirci un feedback visivo diretto sul loro stato, la finestra con la libreria di macchine virtuali create con un set piu’ nutrito di strumenti applicabili e, novità assoluta, il Learning Center, con indicazioni a prova di prima installazione su come diventare maestri della virtualizzazione.
Nella tabella a seguire alcune delle innovazioni rispetto alla versione pensionata…
Abbiamo aperto l’articolo con una critica… finora tutto da manuale ma su un aspetto, quello delle performance, approfondendo, non siamo rimasti così colpiti o almeno se tali, non come VMWare avrebbe desiderato: “Faster 3D Graphics“, ottimizzazioni in grado di migliorare notevolmente l’accelerazione in ambito 2D e 3D con supporto per le OpenGL 2.1, le DirectX 9.0c e gli Shader Model 3 sia in ambito videoludico sia per ambienti di lavoro come quelli autodesk (AutoCAD 2012 ad esempio). Anche qui VMWare non offre un testa a testa sulle prestazioni rispetto a VMWare Fusion 4 ma preferisce citare un articolo comparativo di Infoworld in cui sono “benchmarkati” VMWare Fusion 4 e Parallels Desktop 7 for Mac. Dal sito di VMWare sembra un bagno di sangue, consentiteci l’espressione, ma la realtà dei fatti è ben diversa e sono gli stessi numeri del sito a confutare quanto sapientemente distillato da VMWare (una verità, certo, ma decisamente a metà): “Fusion significantly outperforms Parallels Desktop in all the other categories: 2D graphics (by 32.5 percent), 3D graphics (by 53.3 percent), memory (by 17.9 percent), and disk (by 7.7 percent)” sul sito, mentre spulciando l’articolo completo il quadro generale è ben piu’ equilibrato:
In verde abbiamo evidenziato il valore migliore: sicuramente sul fronte 2D e 3D VMWare Fusion ha margine rispetto a Parallels Desktop, ma vogliamo sottolineare come quest’ultimo supporti non DX 9.0c bensì anche le Direct3D 9Ex? E poi il quadro complessivo…
Il valore performance si bilancia, proprio perché su altri fronti è la soluzione di VMWare a pagare dazio…
Sul fronte commerciale invece c’è una vera e propria “chiamata alle armi” su cui lasciamo sia un’immagine a parlare in nostra vece…
Tutto legale, ci mancherebbe, ma in quanto a fair play ci sarebbe davvero da argomentare (anche perché sul sito di Parallels troviamo ben altro ambiente ad accoglierci).
Chiuso l’inciso… il programma è disponibile per l’acquisto al prezzo di 49,90 euro ma qualora si fosse acquistato a partir dal 25 luglio la versione 4, si avrebbe diritto all’aggiornamento, gratuitamente.
Per tutti i dettagli rimandiamo direttamente al sito Web ufficiale di VMWare Fusion 5.