MPlayerX abbandona il Mac App Store: una vittoria in virtù della sicurezza o eccessivo rigorismo?

Dopo sei tentativi, tutti, rigorosamente, respinti, Zongyao Qu tira i remi in barca, saluta Apple e vira verso altri lidi…

Davide contro Golia, KITT vs KARR, Ottimismo contro Positivismo, Maciste contro Tutti: storia, cinema, arte, filosofia ci hanno insegnato che ogni cosa ha la sua nemesi e che se per Apple esiste un’App per ogni esigenza, a volte le “sue” esigenze vanno ben oltre ogni logica umana.

Apple ha adottato fin da subito un approccio rigido nei confronti delle App, nettamente contrapposto a quello più blando di Google o Microsoft/RIM (costrette a rincorrere…) ma nonostante ciò è riuscita a calamitare l’attenzione degli sviluppatori, a stuzzicarle il loro genio creativo, a creare un mondo virtuale che non ha eguali per scelta e come trampolino di lancio per i più meritevoli. All’utente finale  questo approccio, questa “selezione innaturale” operata con bisturi sui singoli applicativi da pubblicare sull’AppStore, prima, e sul Mac AppStore in seguito, è subito piaciuto in quanto si è palesemente mostrato come ai grandi numeri si preferisse la sicurezza anche se sul fronte qualitativo/utilitario per alcune applicazioni (ricordiamo ad esempio I am Rich…) ci sarebbe da ricamarci e non poco ma questo è un altro discorso mentre per gli sviluppatori, soprattutto dopo l’imposizione del Sandboxing per la creazione delle App, il rigorismo della Mela è iniziato ad apparire eccessivo, al limite del frustrante.

A pagare dazio, questa volta, è un’App illustre, MPlayerX, uno sviluppatore talentuoso e capace, Zongyao Qu, che dopo aver essersi visto rifiutare la pubblicazione del suo player multimediale per 6 volte di seguito, ha deciso di abbandonare lo store della Mela e rilasciarla unicamente sul suo sito Web.

La versione incriminata è la 1.016 e la risposta di Apple raggelante: “NO, NO, NO, NO, NO and NO”. La bocciatura sarebbe dovuta alla necessità del programma di ottenere privilegi elevati per operare correttamente, richieste non consentite dal rigore della Sandbox, che invece obbliga ad utilizzare specifiche aree di memoria, chiamate a procedure di sistema e metodi di programmazione ben definiti ma ciò che veramente lascia basiti è come Apple dopo aver parto un WWDC 2012 all’insegna del Thanks agli sviluppatori, averli omaggiati con un lungo e commovente video promozionale, averli “coccolati” riservando loro premi e luci del palco, si lasci sfuggire in questo modo così ottuso un programmatore del calibro di Zongyao Qu. 

Senza le sue caratteristiche avanzate, la necessità di integrazione “a basso livello” con il sistema a detta del suo creatore, MPlayerX non sarebbe altro che l’ennesimo clone di QuickTime, e andando a spulciare il changelog della contestata release non possiamo che convenire e scuote il capo per questa decisione:

  • Novità: è supportato appieno Mountain Lion;
  • Novità: il player è ora compatibile con il display del Macbook Pro  Retina;
  • Novità: è stata introdotta una nuova modalità di accelerazione in hardware dei flussi video
  • Novità: è ora possibile ottenere in modo automatico nome  e lingua della tracce dedicate ai sottotitoli;
  • Novità: è ora mostrato il tempo totale/corrente di riproduzione anche quando in pausa;
  • Novità: icone piu’ carine (che non guasta…);
  • Preferenze: nuove opzioni per la cattura di screenshot;
  • Traduzioni: aggiunto l’ungherese;
  • Correzioni: sono state apportate migliore al motore dedicato al browsing avanti/indietro all’interno del flusso AV;
  • Correzioni: un messaggio di errore che spesso sbucava fuori senza ragione apparente, “Non supportato”, ora appartiene al passato (o almeno dovrebbe).

A nostro avviso sembra quasi che lo sviluppatore abbia deciso di rilasciare un vero e proprio major update camufatto da minor release, un atto di fierezza, un grido assordante per mostrare come MPlayerX, che ricordiamo E’ GRATUITO, sia ben piu’ di un passatempo… ma evidentemente a Cupertino possono permettersi il lusso di dire no, anzi NO, NO, NO, NO, No e ancora NO in virtu’ di un rigorismo che sì ci appare eccessivo e che francamente non condividiamo.

La nuova versione del programma può essere scaricata direttamente da questa pagina mentre il comunicato con cui Zongyao Qu da il benservito alla company da oltre 500 mila App, consultabile qui.

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