Weekend con il botto per le promozioni giornaliere: in offerta uno fra gli anelli di congiunzione piu’ innovativi tra il mondo Windows e Mac!
Il desiderio di avere fra le proprie mani un Mac in grado di poter eseguito tutto, di saper macinare applicativi confezionati tanto per Mac OS X quanto per Windows o Linux senza dover ricorrere ad alchimie con configurazioni dual o trial boot, non ha indubbiamente prezzo e la consapevolezza che, almeno una volta, il desiderio non sia mera contemplazione platonica, si tramuta nella volontà di sperimentare e porre in essere quanto noto.
Sia che si tratti di lavoro, sia per studio o, appunto, diletto, potremmo essere costretti ad eseguire dei programmi che su Mac non esistono: si tratta di uno scenario che in passato purtroppo bussava di frequente nelle case dei fan di Cupertino perché la diffusione era ridotta al lumicino, gli applicativi disponibili indirizzati a target specifici (professionisti della grafica e del video-editing in primis), il mondo videoludico, un treno inarrestabile per il consolidamento di piattaforme ed il richiamo dei giovani, guardava con occhio bieco ai sistema della Mela ed in generale sviluppatori e publisher ritenevano che le vendite fossero troppo contenute per giustificare edizioni per Mac o adattamenti (definiti in gergo “porting”).
La soluzione? Non una ma molteplici, ciascuna con pro e contro ben riassunte nello schema a seguire:
Fondamentalmente nel caso in cui si desideri, prendiamo in esame il mondo Windows, eseguire giochi e programmi sviluppati per l’ambiente operativo di Bill Gates possiamo scegliere se: installare una copia registrata di Windows su una partizione dedicata con BootCamp, installare una copia registrata di Windows all’interno di un ambiente virtualizzato (con VMWare Fusion, Parallels Desktop for Mac o VirtualBox) oppure… installare CrossOver senza necessità di acquistare una licenza di Windows!
Scopriamo il tool di codeweavers proprio paragonandolo alle due alternative:
- CrossOver è in grado di eseguire applicazioni Windows senza necessità di riavvio? Si… proprio in quanto non c’è un sistema operativo in quanto tale da riavviare a seguito dell’installazione di librerie, driver, DLL o dell’installazione di componenti piu’ aggiornati di quelli già presenti (chi ha avuto modo di lavorare con Windows ha ben presente il problema delle librerie condivise…). Nel grafico è segnalata come possibile anche con ambienti virtualizzati ma dissentiamo ed il test è semplice in quanto per ottenere la richiesta di un riavvio è sufficiente installare, ad esempio, un programma per il monitoraggio del sistema che necessita di essere inizializzato fin dal boot della macchina;
- Possono essere eseguite applicazioni o giochi senza dover installare un sistema operativo? Con CrossOver la risposta è sì, con un ambiente virtualizzato (è virtualizzato l’hardware quindi il software va logicamente installato…) o ricorrendo al dual-boot è indispensabile invece;
- Fattore prezzo… un mantra che ricorre prima ancora di capire caratteristiche e potenzialità di qualsiasi cosa: il costo di acquisto di una licenza per Windows 7, consentite, rasenta l’assurdo: si parte da un 209 euro per Windows 7 Home Premium per toccare i 329 euro di Windows 7 Professional e svettare a quota 339 per la piu’ completa versione Ultimate. Non ce ne voglia Microsoft, ma con queste cifre oggi è possibile acquistare un notebook completo o un sistema fisso di buon livello… lo scenario si fa ancora piu’ traumatico nel caso della virtualizzazione perché a meno di non ricorrere a soluzioni gratuite come Virtualbox, al prezzo della licenza per il sistema operativo va aggiunto il costo del programma di virtualizzazione, quindi 79,90 euro per Parallels Desktop for Mac e circa 31 euro per VMWare Fusion.
Con CrossOver la spesa è contenuta fra i 34 ed i 51 euro a seconda della versione: non ci sono costi ulteriori da sostenere né sistemi operativi da comprare. - Compatibilità: La soluzione via BootCamp che prevede l’installazione nativa del sistema operativo garantisce la massima compatibilità, con la virtualizzazione, invece, bisogna scendere a compromessi, soprattutto sul versante video e con CrossOver? Probabilmente è qui il tallone d’Achille: il programma si appoggia a Wine a cui fornisce un “abito” e un’interfaccia di configurazione semplice e chiara ragion per cui è in grado di eseguire in modo perfetto alcuni programmi (e giochi) altri con compromessi ed alcuni, soprattutto i piu’ recenti, no. Sul sito dello sviluppatore è presente una lista aggiornata con il software testato e la percentuale di compatibilità riscontrata (magari sarebbe bene consultarla prima di procedere all’acquisto).
- Velocità di esecuzione: E’ massima nella configurazione via BootCamp, soggetta ad alcune limitazioni imposte del sistema di virtualizzazione adottato, nel secondo caso e per quanto concerne CrossOver lo sviluppatore sottolinea che le applicazioni sono eseguite alla massima velocità possibile ma, all’atto pratico, non garantiscono le medesime performance di un ambiente nativo (è chiaro, dopotutto, ci sono anche i processi dell’ambiente “host”, Mac OS X, da gestire).
Se, quindi, CrossOver altro non è che una versione “abbellita” e potenziata del progetto Wine, perché preferirlo a quest’ultimo che, tra l’altro è gratuito?
Anche qui uno schema…
I vantaggi nella scelta di CrossOver sono numerosi: anzitutto il software di codeweavers disponibile di una modalità di installazione dei programmi denominata “One-Click” che guida passo-passo alla creazione della bottle (l’ambiente in cui è virtualizzato Windows); disponibile di una interfaccia grafica gradevole ed user-friendly; implementa le “bottle” (ambienti virtualizzati in cui eseguire i programmi per Windows senza necessità di avere l’OS al completo); si integra perfettamente con l’ambiente host (Mac OS X); può contare su un team di ingegneri ed una affiatata community (ma anche Wine…) per testare applicazioni e giochi e per finire garantisce il supporto tecnico degli sviluppatori. L’unico neo è il prezzo, in quanto Wine è open-source, mentre CrossOver e a pagamento ma anche qui stilettata finale degli sviluppatori: “sarà pur gratuito ma il costo è zero, il tempo richiesto per configurarlo molto” (e sappiamo come il tempo sia l’unica cosa che non si possa comprare…).
Sul sito dello sviluppare è possibile raccogliere molte informazioni sul funzionamento del programma, consultare i tutorial video, interagire con la community e spulciare le singolari classifiche con i titoli piu’ richiesti, quelli con un tasso di compatibilità maggiore, quelli invece piu’ difficoltosi da far girare e quelli che, installati tramite la funzionalità One-Click non necessitano di passaggi ulteriori per essere usati o… giocati (allo stato attuale sono ben 10,161 le applicazioni censite).
Tra i titoli piu’ votati, ad esempio:
- 345 · Star Wars: The Old Republic
- 128 · The Elder Scrolls V: Skyrim
- 116 · Microsoft Outlook 2010
- 110 · Guild Wars 2
- 95 · Microsoft Word 2010
- 77 · VMware vSphere Client
- 77 · Lord of the Rings Online
- 76 · League Of Legends
- 73 · Microsoft Excel 2010
- 70 · Steam
- 62 · Quicken 2012
- 60 · Diablo III
- 59 · Microsoft Visio 2010
- 58 · Internet Explorer 9
- 55 · World of Warcraft
- 49 · RIFT
- 49 · Microsoft .NET Framework 4.0
- 45 · Internet Explorer 8
- 42 · Microsoft PowerPoint 2010
- 37 · iTunes 10
- 36 · Guild Wars
- 32 · Quicken 2011
- 31 · Microsoft Project 2010
- 31 · Star Trek Online
- 31 · Wizard101
Il programma è offerto in promozione al 50% del prezzo ordinario, ovvero 29,99 dollari anziché 59,95 ma può essere testato, gratuitamente, per 15 giorni prima di deciderne l’acquisto.
Per il download della versione dimostrativa o l’acquisto della licenza rimandiamo direttamente su questa pagina.