Apple si difende sulla questione EPEAT

Sta facendo molto discutere in questi giorni la decisione presa da Apple di abbandonare la certificazione EPEAT per i propri Mac, certificazione relativa al rispetto di alcuni parametri per la difesa dell’ambiente. Dopo le tante critiche ricevute nei giorni scorsi, Apple ha deciso di far sentire la propria versione dei fatti.

Più che una risposta, quella di Apple è una frase molto generica e di circostanza, che ben poco fa capire sui reali motivi di questa decisione. La replica della società di Cupertino è stata fornita a The Loop da Jim Dalrymple, portavoce ufficioso di Apple:

Abbiamo un approccio compressivo alla misurazione del nostro impatto ambientale e tutti i nostri prodotti rispondono e rispettano Energy Star 5,2, il più vincolante standard energetico sostenuto dal governo americano. In aggiunta a questo siamo leader nell’industria in quanto forniamo per ogni prodotto le emissioni di gas serra. Ogni prodotto Apple è superiore in tutte le aree di impatto ambientale non misurate dall’EPEAT, come la rimozione dei materiali tossici.

Con questa risposta Apple sembra voler far capire che gli standard EPEAT sono importanti, ma che non sono esclusivi per capire se un’azienda realizza prodotti ecosostenibili o meno, in quanto esistono altri parametri altrettanto importanti e tutti rispettati.

In realtà l’EPEAT sembra non essere più al passo con i tempi, in quanto non valuta aspetti come il consumo energetico e l’emissione dei gas serra, non prende in considerazione i dispositivi mobile ma solo i computer, ma si limita ad assicurarsi che un prodotto sia facilmente riciclabile anche dall’utente. E Apple, per questioni di design e ingengerizzazione, questo non può più garantirlo.

Infatti, per ottenere questo certificato ambientale, il prodotto deve essere facile da smontare con strumenti comuni in modo da poter riciclare i componenti tossici come le batterie. Sappiamo tutti, invece, che i prodotti Apple non sono propriamente facili da smontare, per questo la società ha ribadito che la propria politica di produzione non è più coerente con le esigenze della EPEAT. Sul sito ufficiale di Apple è stato eliminato ogni riferimento al certificato EPEAT, mentre rimangono i riferimenti ai requisiti ENERGY STAR e le pagine relative alla sensibilizzazione ambientale.

Insomma, Apple ha ammesso che i nuovi computer non vanno proprio nella direzione richiesta dall’EPEAT, come dimostrano i nuovi MacBook Pro con Retina Display, la cui batteria non può essere sostituita e quindi riciclata.

Secondo gli esperti, Apple ha dovuto sacrificare il certificato EPEAT per soddisfare la crescente domanda di computer portatili sempre più sottili ed efficienti.

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