Il Retina Display sotto la lente di iFixIt: scopriamo tutti i dettagli

Sarà anche impossibile da riparare, ma il Retina Display di Apple, secondo i tecnici del noto network “Lo sistemo io”, è un vero e proprio gioiello di tecnologia.

Ci sono espressioni che in inglese hanno un suono magico, una nervatura così profonda da solcare la memoria anche dei piu’ reticenti e dei meno interessati, espressioni, “modi di dire” che tradotti nella nostra lingua, tuttavia smontano in istanti roccaforti inespugnabili: iFixit è un esempio lampante. Il noto portale americano ha avuto origine non in un garage come i classici sogni americani ma all’interno di una stanza di Luke and Kyle, studenti del politecnico californiano Cal Poly, che pensarono di tramutare la loro passione in qualcosa che potesse essere utile e tutti (Henry Ford docet…), ovvero una risorsa sul Web in grado di offrire guide di qualità professionale ma dalla semplicità disarmante.

Di anni ne sono trascorsi non pochi ed ora iFixit, che tradotto suona grossomodo come “Lo sistemo io” o il piu’ goliardino “Ci penso io” è diventato una vera e propria bibbia in materia, un punto di riferimento che dall’interesse iniziale per i prodotti Apple, ha allargato le proprie vedute anche ad altre periferiche di massa come, ad esempio, le console, non snaturando, tuttavia, la sua mission originaria.

Al rilascio di un nuovo prodotto, difatti, il pensiero corre subito al loro sito, per scoprire in che modo gli ingegneri di Cupertino abbiano materializzato il tutto, e c’è da dire che, benché inizialmente la possibilità dell'”homemade”, delle riparazioni in casa fosse di gran lunga pratica comune, grazie alle loro guide passo-passo, con il progresso, l’affinamento delle tecniche produttive, l’integrazione spinta sempre piu’ al limite e la miniaturizzazione delle componenti, le guide hanno piu’ un valore illustrativo che pratico.

In questa categoria rientra l’analisi del Retina Display a cui è stato dedicato un articolo di due pagine, con una batteria di immagini che a partire dal display nella sua interezza…

… a cui nei vari passaggi sono rimosse componenti come i vari cavi di collegamenti, la videocamera FaceTime HD, le cornici…

… finiscono con il mostrarci come la straordinarietà delle dimensioni e del peso ridotto siano dovute alla sua natura “unica”, ovvero il Retina Display è costituito fondamentalmente dal display stesso e dal vetro costituente l’LCD (sotto cui sono presenti numerose pellicole come visibile in questa immagine):

I numero dopotutto rendono bene l’idea del lavoro di assemblaggio effettuato poiché stiamo parlando di una sezione che, a coperchio chiuso, è spessa dai 3 a 7 millimetri, un millimetro in metro del precedente disassemblaggio ma questa volta con ben 5 milioni di pixel da gestire! L’illuminazione del pannello è affidata invece ad 48 LED piu’ che sufficienti per creare uniformità su ogni area del pannello e buoni valori di contrasto e visibilità, anche sotto luce diretta.

iFixit si complimenti con Apple per il lavoro svolto e, come prevedibile, conferma che, in caso di rottura, non c’è molta possibilità di scelta: il display deve essere sostituito con un modello nuovo di zecca.

Concludiamo con un video dedicato al disassemblaggio di un LCD tradizionale, per avere un’idea delle operazioni generalmente compiute dai tecnici (ma in questo caso il Retina ha seguito altre direzioni).

 

[ Fonte: Macitynet ]

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