L’Apple iTV potrebbe far raddoppiare la spesa delle famiglie statunitensi per l’acquisto di prodotti made in Cupertino

Nonostante le smentite siano all’ordine del giorno e dal quartier generale Apple arrivino solo silenzi, ora è il mercato a chiedere, e a gran voce, la TV della Mela.

L’immagine è eloquente e parlando di Apple può sorprendere o meno considerando quali traguardi è stata in grado di frantumare alla stregua di un cavallo di razza che nonostante la notevole verve dei suoi concorrenti riesce sempre e comunque a convincere benché, bisogna riconoscerlo, i suoi prodotti spesso pagano lo scotto di un approccio eccessivamente conservativo sul fronte hardware, tanto che, volendo guardare al mondo smartphone, terminali come il recente Samsung Galaxy S3 sembrano appartenere ad un’altra generazione. La potenza è nulla senza controllo, chiaro, l’OS, l’iOS nel nostro caso, è un asso formidabile nella compagnia del mai troppo compianto Jobs tuttavia la popolarità di Android e il costante lavoro di affinamento condotto dagli ingegneri di Google sta dando i suoi frutti anche sul fronte estetico, vera croce soprattutto per gli utenti alle prime armi.

Gli scenari di attrito fra i due colossi della Silicon Valley toccano ogni ambito del confrontabile (addirittura sul fronte dell’ecosostenibilità…) e se la battaglia sul fronte dei tablet e smartphone è oramai una realtà consolidata, il prossimo passo è quello della diffusione direttamente nei salotti, nelle camere da letto, nelle abitazioni e nelle conference-room per la TV del futuro. Google in America ha già lanciato la sua TV digitale nel 2010 con risultati altalenanti tanto che, nel 2011, l’intero progetto ha avuto una radicale rivisitazione, un reboot alla 2.0, con un’interfaccia grafica piu’ user-friendly, il marketplace illustre assente della prima versione e una versione di Android basata su HoneyComb, l’edizione concepita per tablet (quindi i formati a “grande schermo”).

Sappiamo dalla biografia di Steve Jobs che in cantiere c’è una iTV, un’Apple TV, o una TV HD (il nome è totalmente di fantasia), ma come da tradizione (e questa volta purtroppo dubitiamo che qualche ingegnere possa dimenticare il televisore al bar…) tutto è avvolto dal piu’ impenetrabile silenzio fino al giorno della presentazione o degli allegorici “inviti”.

L’incertezza derivante da questa situazione nonché la crisi economica che non ha risparmiato neanche il Paese a stelle e strisce è il territorio di caccia per eccellenza degli analisti che dall’alto delle loro realtà superiori, snocciolano previsioni come l’Oracolo di Matrix, proiettandoci nel futuro senza spesso darci le chiavi di lettura del presente…

Diamo voce nella news a Katy Huberty, analista presso Morgan Stanley, secondo cui nei prossimi anni gli americani investiranno in prodotti Apple qualcosa come 888 milioni di dollari, raddoppiando il valore di spesa fatto segnare nel 2011, pari a 444 milioni di dollari.

La proiezione si basa sull’ipotesi che se Apple riuscirà a piazzare a meno di 1000 dollari la sua Apple TV, per certo 1 americano su 3 l’acquisterebbe, con preferenza per il modello a 32 pollici. Far breccia in un mercato saldamente nelle mani di brand storici come Sony, Panasonic, Samsung, LG e Philips non sarà facile ma dopotutto con l’iPhone, l’iPad e prima ancora l’iPod dovremmo aver inteso che quando c’è di mezzo una Mela, morsicata o meno che sia, le regole del mercato lasciano spazio a cuore e sentimento… altrimenti non sapremo come giustificare le interminabili code, i riti religiosi di unboxing, la venerazione alla stregua di feticci, per ogni prodotto di cui sappiamo.

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